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Palestinians look at the destruction after an Israeli airstrike on a crowded tent camp housing Palestinians displaced by the war in Muwasi, Gaza Strip, Tuesday, Sept. 10, 2024. An Israeli strike killed at least 40 people and wounded 60 others early Tuesday, Palestinian officials said. Israel said it targeted \"significant\" Hamas militants, allegations denied by the militant group. (AP Photo/Abdel Kareem Hana)
L’applicazione “Eye witness to Atrocities”, che consente di raccogliere le prove di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità tramite foto e video, sta documentando anche alcune presunte violazioni in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Il materiale (filmati, fotografie e altre informazioni autenticate), riguardante alcuni attacchi contro civili e infrastrutture civili, è stato inviato all’Onu per le eventuali valutazioni in occasione dei rapporti tematici della 79ma sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si aprirà oggi a New York.
La documentazione raccolta tramite l’app ha preso in considerazione i danni provocati dalle operazioni militari dell’esercito israeliano e dei coloni israeliani dopo le stragi del 7 ottobre 2023. Sono state raccolte anche prove fotografiche e video per il Relatore speciale sul diritto al cibo in merito agli attacchi che avrebbero subito i depositi e i siti di distribuzione di prodotti alimentari in Cisgiordania e a Gerusalemme Est dal 2017.
La quantità di materiale immagazzinato con l’utilizzo dell’app è considerevole. «Dal 2016 – si legge sul sito di “Eye witness to Atrocities” -, le organizzazioni per i diritti umani e gli utenti indipendenti nei Territori palestinesi hanno archiviato più di 13.000 foto, video e registrazioni audio autenticati utilizzando l'app eyeWitness to Atrocities. Le prove si riferiscono ad incidenti che potrebbero costituire violazioni del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario.
I filmati e la documentazione fotografica sono conservati nel database ad accesso controllato di eyeWitness, incorporato con metadati accurati dal punto di cattura che ne dimostrano l'autenticità. La catena di custodia è mantenuta in modo che il filmato sia disponibile per l'uso nelle indagini e nei procedimenti giudiziari. Sulla base dei filmati acquisiti, le osservazioni allegate hanno evidenziato incidenti che sembrano riferirsi ad attacchi a case, campi profughi, depositi di cibo e di distribuzione di prodotti alimentari, risorse idriche, sistemi agricoli e altre infrastrutture civili critiche, in particolare in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est. EyeWitness ha evidenziato una serie di incidenti verificatisi a partire dal 7 ottobre 2023».
Tra la data delle stragi dei miliziani palestinesi e il 22 giugno 2024 eyeWitness ha classificato 322 possibili attacchi contro civili e infrastrutture civili in Cisgiordania e Gerusalemme Est, e 32 possibili incidenti a Gaza avvenuti nei governatorati di Deir al-Balah, Gaza, Khan Yunis e Rafah. Le prove documentali fanno riferimento ad uccisioni, ferimenti, sfollamenti forzati, demolizioni di case, di infrastrutture agricole e di aziende, nonché restrizioni alla libertà di movimento, sfruttamento delle risorse naturali e danni ambientali.
La situazione è gravissima non solo sulla Striscia di Gaza. La violenza continua ad aumentare tanto in Cisgiordania quanto a Gerusalemme Est. Dal 7 ottobre 2023, i documentaristi sul campo dei diritti umani hanno raccolto con eyeWitness più di 3.500 tra foto e filmati che verranno messi a disposizione di diverse autorità, comprese quelle della giustizia internazionale, per le opportune valutazioni e i successivi interventi. Il progetto “Eye witness to Atrocities” rassicura sul fatto che tutto il materiale che viene raccolto in varie parti del mondo, compreso il Medio Oriente, è a prova di manipolazione. «I filmati acquisiti – evidenziano i responsabili del progetto - non possono essere modificati e sono incorporati con metadati non modificabili, inclusi dettagli precisi di data, ora e luogo di acquisizione.
Una volta caricati sul database con accesso controllato di eyeWitness, i filmati autenticati vengono archiviati in modo sicuro con la catena di custodia mantenuta in modo che possano essere utilizzati dagli investigatori e nei procedimenti giudiziari. Il team legale di eyeWitness, supportato da avvocati pro bono, che lavorano sotto rigorosi accordi di riservatezza, ha analizzato e mappato meticolosamente il materiale raccolto».