L’applicazione “Eye witness to Atrocities”, che consente di raccogliere le prove di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità tramite foto e video, sta documentando anche alcune presunte violazioni in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. Il materiale (filmati, fotografie e altre informazioni autenticate), riguardante alcuni attacchi contro civili e infrastrutture civili, è stato inviato all’Onu per le eventuali valutazioni in occasione dei rapporti tematici della 79ma sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si aprirà oggi a New York.

La documentazione raccolta tramite l’app ha preso in considerazione i danni provocati dalle operazioni militari dell’esercito israeliano e dei coloni israeliani dopo le stragi del 7 ottobre 2023. Sono state raccolte anche prove fotografiche e video per il Relatore speciale sul diritto al cibo in merito agli attacchi che avrebbero subito i depositi e i siti di distribuzione di prodotti alimentari in Cisgiordania e a Gerusalemme Est dal 2017.

La quantità di materiale immagazzinato con l’utilizzo dell’app è considerevole. «Dal 2016 – si legge sul sito di “Eye witness to Atrocities” -, le organizzazioni per i diritti umani e gli utenti indipendenti nei Territori palestinesi hanno archiviato più di 13.000 foto, video e registrazioni audio autenticati utilizzando l'app eyeWitness to Atrocities. Le prove si riferiscono ad incidenti che potrebbero costituire violazioni del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario.

I filmati e la documentazione fotografica sono conservati nel database ad accesso controllato di eyeWitness, incorporato con metadati accurati dal punto di cattura che ne dimostrano l'autenticità. La catena di custodia è mantenuta in modo che il filmato sia disponibile per l'uso nelle indagini e nei procedimenti giudiziari. Sulla base dei filmati acquisiti, le osservazioni allegate hanno evidenziato incidenti che sembrano riferirsi ad attacchi a case, campi profughi, depositi di cibo e di distribuzione di prodotti alimentari, risorse idriche, sistemi agricoli e altre infrastrutture civili critiche, in particolare in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est. EyeWitness ha evidenziato una serie di incidenti verificatisi a partire dal 7 ottobre 2023».

Tra la data delle stragi dei miliziani palestinesi e il 22 giugno 2024 eyeWitness ha classificato 322 possibili attacchi contro civili e infrastrutture civili in Cisgiordania e Gerusalemme Est, e 32 possibili incidenti a Gaza avvenuti nei governatorati di Deir al-Balah, Gaza, Khan Yunis e Rafah. Le prove documentali fanno riferimento ad uccisioni, ferimenti, sfollamenti forzati, demolizioni di case, di infrastrutture agricole e di aziende, nonché restrizioni alla libertà di movimento, sfruttamento delle risorse naturali e danni ambientali.

La situazione è gravissima non solo sulla Striscia di Gaza. La violenza continua ad aumentare tanto in Cisgiordania quanto a Gerusalemme Est. Dal 7 ottobre 2023, i documentaristi sul campo dei diritti umani hanno raccolto con eyeWitness più di 3.500 tra foto e filmati che verranno messi a disposizione di diverse autorità, comprese quelle della giustizia internazionale, per le opportune valutazioni e i successivi interventi. Il progetto “Eye witness to Atrocities” rassicura sul fatto che tutto il materiale che viene raccolto in varie parti del mondo, compreso il Medio Oriente, è a prova di manipolazione. «I filmati acquisiti – evidenziano i responsabili del progetto - non possono essere modificati e sono incorporati con metadati non modificabili, inclusi dettagli precisi di data, ora e luogo di acquisizione.

Una volta caricati sul database con accesso controllato di eyeWitness, i filmati autenticati vengono archiviati in modo sicuro con la catena di custodia mantenuta in modo che possano essere utilizzati dagli investigatori e nei procedimenti giudiziari. Il team legale di eyeWitness, supportato da avvocati pro bono, che lavorano sotto rigorosi accordi di riservatezza, ha analizzato e mappato meticolosamente il materiale raccolto».