Sessanta persone sono state arrestate a seguito degli scontri avvenuti ieri all’aeroporto di Makhachkala, in Russia, quando una folla nella regione a maggioranza musulmana del Daghestan ha preso d’assalto lo scalo alla ricerca di passeggeri ebrei in arrivo da Israele. Lo riferisce l’agenzia di stampa russa Ria, aggiungendo al momento che 150 manifestanti sono stati identificati. Le autorità sanitarie locali hanno inoltre riferito che 20 persone sono rimaste ferite, di cui due in condizioni critiche.

La Ria ha aggiunto che nove agenti di polizia sono rimasti feriti nell’incidente, due dei quali ricoverati in ospedale. Un video pubblicato sui social media ha mostrato centinaia di giovani, alcuni dei quali con bandiere palestinesi o cartelli di denuncia contro Israele, irrompere sulla pista dell’aeroporto internazionale di Makhachkala e cercare di salire su diversi aerei, tentando di sfondare i finestrini. I dipendenti dell’aeroporto hanno provato a riportare i passeggeri all’interno degli aerei mentre la folla si avvicinava all’aereo. La Russia ha chiuso l’aeroporto di Makhachkala ieri sera.

Sembra che le azioni siano state ispirate da una serie di post sulla piattaforma Telegram, in cui veniva detto ai follower che quella sera sarebbe arrivato un volo da Tel Aviv con profughi provenienti da Israele. Su alcuni cartelli tenuti dai rivoltosi si leggeva: “Siamo contro i rifugiati ebrei”. La polizia è rimasta a guardare mentre centinaia di manifestanti irrompevano nel terminal principale dell’aeroporto, entrando nelle aree riservate e chiedendo ai funzionari doganali di indirizzarli verso i passeggeri in arrivo, come riporta The Guardian.