Purtroppo nel crollo non si è salvato nessuno. Sono tutte morte le otto persone rimaste intrappolate sotto le macerie della palazzina di quattro piani crollata venerdì alle 6.20 a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, in via Rampa Nunziate. I soccorritori hanno già recuperato gli ultimi due corpi: si tratta di Francesca e Salvatore Guida, 14 e 8 anni, figli di Pasquale e Anna Guida i cui cadaveri sono stati estratti durante la notte. Gli altri corpi recuperati sono quelli di Giuseppina Aprea, Giacomo Cuccurullo, Adelaide Eddy Aprea e il figlio venticinquenne Marco Cuccurullo. Tutte le salme sono state portate nell'obitorio di Castellammare di Stabia. La Procura di Torre Annunziata ha posto sotto sequestro l'area interessata dal crollo della palazzina. La Procura già ieri ha aperto un fascicolo per disastro colposo e omicidio plurimo. Non risultano al momento persone indagate. Il sindaco, Enzo Ascione, ha ammesso che "la palazzina era messa male" e si è rammaricato che il tecnico del comune che vi abitava non si sia accorto di nulla perché "qualche segnale avrebbe dovuto esserci". Il sindaco ha poi confermato che esisteva una Dia per lavori al primo e al secondo piano della palazzina in tufo e cemento di edilizia popolare degli anni '60, ma voci di presenti sulla scena del crollo indicano anche un terzo cantiere al terzo piano di cui il sindaco non ha traccia documentale. All'esame dei magistrati restano diverse ipotesi sul cedimento strutturale della palazzina. In particolare gli inquirenti si sono concentrati sui lavori effettuati ai primi due piani dell'immobile e sui quali aveva posto già ieri l'attenzione l'ex sindaco Giosuè Starita. Altre indiscrezioni parlano di una trave portante tagliata. Qualcuno ha puntato il dito per il crollo anche sulle vibrazioni emesse dai treni che passano poco distante dal palazzo. Potrebbe essere stata una concausa, anche se Trenitalia in una nota lo ha escluso, assicurando che le vibrazioni vengono assorbite dalla massicciata e dal pietrisco.