REGISTRATI IERI 16.999 NUOVI CASI IN ITALIA E ALTRI 887 MORTI

Stabilmente in calo anche se in maniera lenta, può essere probabilmente definito così l’andamento dei contagi da coronavirus in Italia. Ieri infatti i casi positivi sono stati 16.999 a fronte di 171.586 tamponi ( il giorno precedente 12.756 nuovi casi con 118.475 tamponi), Un trend che ha fatto abbassare il rapporto tra test effettuati e positivi al 9,9% ( 10.4% nelle 24 ore precedenti). Peggiora però il numero di decessi che sono stati 887 facendo aumentare il numero delle vittime di più di 300. Un responso quello emerso dai dati di ieri che testimonia come alcune criticità siano lungi da essere risolte.

Sono migliori i numeri che riguardano i ricoveri, quelli ordinari sono stati 565 in meno e ora sono complessivamente 29.088 mentre anche le terapie intensive fanno registrare un arretramento di 25 ingressi ( 3.291 in totale). A livello generale ora dall'inizio della pandemia sono oltre un milione ( 1.027.994) le persone che hanno superato il coronavirus. Gli attuali positivi sono diminuiti di 13.988 persone, scendendo sotto quota 700mila.

Ma altre cifre devono essere definite anche se un calcolo abbastanza preciso è già stato fatto. Riguarda l’entità del personale che deve essere assunto in previsione della campagna di vaccinazione di massa che dovrebbe iniziare a gennaio del 2021. Il commissario straordinario per l’emergenza, Domenico Arcuri, ha ragguagliato durante una trasmissione televisiva, che ad essere coinvolti in questa gigantesca operazione dovranno essere sia gli attuali uomini e donne del servizio sanitario nazionale sia altri 16mila nuovi assunti. Di questi 3mila saranno medici ( 1 per ogni squadra da 5 persone), il contingente del personale sanitario sarà irrobustito in maniera notevole da laureandi, specializzandi ma anche dottori che si trovano in pensione. Il resto dello schieramento a disposizione della vaccinazione di massa sarà costituito da infermieri e assistenti oltre naturalmente da nuovo personale amministrativo.

Arcuri ha anche assicurato che, a parte la Gran Bretagna, le dosi di vaccino arriveranno nei paesi Ue tutte lo stesso giorno. Le nazioni europee che hanno partecipato all’accordo con le case farmaceutiche dunque non avranno differenze temporali per l’inoculazione del siero. Il governo italiano ufficialmente ha acquistato ( prenotato) 202 milioni di dosi che dovrebbero giungere nel corso di 15 mesi. La vaccinazione dovrebbe partire dagli ospedali e le Rsa.

Il commissario ha dato una valenza salvifica alla campagna, per Arcuri infatti: «noi sostituiremo vaccinandoci la paura con la libertà, sostituiremo la possibilità di fare del male ai nostri cari con la certezza di fargli del bene e soprattutto sostituiremo la cupezza, la desolazione, la preoccupazione di questi lunghi mesi con una condizione diciamo di rinascita più complessiva della nostra comunità». Una parola poi anche sui dubbi espressi da più parti sui vaccini: «Vorrei dire a chi ha dubbi sulla opportunità di vaccinarsi che davvero deve riflettere a lungo perché se non si vaccinerà non si limiterà a fare una scelta per sé ma anche per le persone che lo circondano e più complessivamente per la comunità nella quale vive».

Intanto però il Natale si avvicina e con esso continua il dibattito sulle misure contenute nel Dpcm del governo, soprattutto per quanto riguarda le regole per gli spostamenti. Al centro del dibattito il giorni del 25- 26 dicembre e il 1 gennaio. Secondo alcune fonti parlamentari l’esecutivo avrebbe dato il via ad una riflessione che potrebbe cambiare le precedenti decisioni, portando ad un'interpretazione estensiva delle situazioni di necessità che giustificano i viaggi anche brevi tra Comuni. I cambiamenti sono auspicati un po’ da tutti, sia da ambienti della maggioranza che dell’opposizione di centrodestra, ma il governo probabilmente non cederà tanto facilmente. Lo dimostrano le parole della sottosegretaria alla Sanità, Sandra Zampa, che frena: «Dal profondo del cuore la penso come la signora Merkel. È doloroso, ma il modo migliore per onorare il Natale è fare in modo che il numero dei decessi scenda».