Una donna di New Orleans di 45 anni, che aveva appena scoperto di essere rimasta incinta, ha dovuto affrontare un viaggio di otto ore e prendere due voli aerei per poter abortire. Nel suo Stato, la Louisiana, l'interruzione di gravidanza è vietata in modo quasi integrale.

La storia di Victoria è stata raccontata dalla Cnn, che su richiesta della donna ha deciso di non rendere pubblico il cognome, ma che fotografa la situazione che si vive negli Stati Uniti, a più di un anno dalla sentenza con cui la Corte Suprema ha vietato l'aborto. «E' stata probabilmente - ha commentato la donna alla Cnn - una delle esperienze più dure che abbia vissuto in vita mia, dal momento in cui ho scoperto di essere incinta, tra il cercare di prendere libero dal lavoro, l'attraversare gli Stati Uniti, incontrare un dottore, prendere le pillole, poi tornare a casa e riprendere a lavorare, come se niente fosse successo».

Da quando la messa al bando è stata sancita dalla Corte Suprema, molti Stati conservatori hanno inasprito le restrizioni e dichiarato illegale anche il tentare di sottoporsi a intervento in un altro Stato. Il Texas, per esempio, ha una legge che invita i cittadini a fare la spia. Il tempo medio per raggiungere una clinica abortista è più che triplicato, da meno di trenta minuti a più di un'ora e mezza.