La Corte Suprema del Brasile si trova a dover affrontare un delicato caso legato alla sospensione della piattaforma X (precedentemente nota come Twitter). Il giudice Alexandre de Moraes ha ordinato la sospensione del social network dopo che la piattaforma, di proprietà di Elon Musk, non ha rispettato l’obbligo di nominare un rappresentante legale nel Paese. La decisione ha sollevato dibattiti e contestazioni, portando il Partito Novo a presentare un ricorso per invalidare la misura.

Secondo quanto emerso dai media locali, il magistrato Nunes Marques ha ricevuto il compito di relazionare su due ricorsi contro la sospensione, uno dei quali riguarda anche una sanzione economica imposta da Moraes per l’uso di VPN per eludere il blocco. Marques ha cinque giorni per presentare le sue argomentazioni, che saranno aggiunte ai fascicoli aperti dai ricorsi.

«Il blocco di X ha suscitato un acceso dibattito sulla libertà di espressione e la legittimità delle misure adottate», hanno dichiarato i rappresentanti del Partito Novo. La richiesta di chiarimenti non si limita solo a Moraes. Marques ha anche inoltrato la stessa richiesta alla Procura Generale e all'Avvocatura di Stato. Nonostante sia stato nominato dall’ex presidente Jair Bolsonaro, Marques non sembra intenzionato a prendere una decisione individuale, ma punta a una valutazione collettiva della Corte.

Il tema della sospensione di X ha attirato l’attenzione pubblica, soprattutto dopo che l’ex presidente Bolsonaro ha partecipato a una manifestazione in San Paolo, in concomitanza con le celebrazioni per l’Indipendenza del Brasile. «L’impeachment di Moraes è al centro del dibattito politico», ha affermato un portavoce della manifestazione. I manifestanti hanno sottolineato come il blocco della piattaforma metta in pericolo il diritto alla libertà di espressione.