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Ismail Haniyeh era il capo politico di Hamas
L'organizzazione palestinese Hamas ha confermato l'uccisione del suo leader Ismail Haniyeh a Teheran. L'attacco, avvenuto durante un raid aereo sulla sua residenza nella capitale iraniana, coincideva con la cerimonia di insediamento del nuovo presidente dell'Iran, Masoud Pezeshkian. Nel comunicato ufficiale, Hamas accusa Israele, definendo l'evento un «attacco sionista». «Hamas dichiara al grande popolo palestinese, al popolo delle nazioni arabe e islamiche e a tutti i popoli liberi del mondo, che il fratello leader Ismail Haniyeh è un martire», si legge nella dichiarazione.
Ismail Haniyeh aveva lasciato la Striscia di Gaza nel 2019, stabilendosi in esilio in Qatar. Yehya Sinwar, principale leader di Hamas a Gaza, viene identificato come la mente dell'attacco del 7 ottobre. Un attacco aereo israeliano ad aprile a Gaza aveva causato la morte di tre dei figli di Haniyeh e quattro dei suoi nipoti. In un'intervista rilasciata all'epoca ad Al Jazeera, Haniyeh aveva affermato che tali uccisioni non avrebbero fatto pressione su Hamas affinché modificasse le sue posizioni nei negoziati con Israele per il cessate il fuoco.
Dettagli sull'attacco
L'Iran non ha fornito dettagli sulle modalità dell'uccisione di Haniyeh, ma la Guardia rivoluzionaria ha dichiarato che l'attacco è sotto indagine. Gli analisti della TV di Stato iraniana hanno immediatamente attribuito la responsabilità a Israele. Questo evento si inserisce in un contesto di crescente tensione, con Israele che ieri ha effettuato un raro attacco a Beirut, uccidendo Fouad Shukur, un alto comandante militare di Hezbollah. Hezbollah non ha confermato la morte di Shukur nell'attacco, che ha anche causato la morte di almeno una donna e due bambini, oltre a ferire decine di persone.
Reazioni internazionali
Non sono giunte reazioni immediate da parte della Casa Bianca. L'uccisione di Haniyeh arriva in un momento delicato, con l'amministrazione Biden che cerca di mediare un cessate il fuoco temporaneo e un accordo per il rilascio degli ostaggi tra Hamas e Israele. Il direttore della CIA, Bill Burns, si era recato a Roma per incontri con alti funzionari di Israele, Qatar ed Egitto. Brett McGurk, coordinatore della Casa Bianca per il Medio Oriente e il Nord Africa, si trova nella regione per colloqui con i partner USA.
Chi era Ismail Haniyeh
Considerato il leader generale di Hamas, Ismail Haniyeh era un membro di spicco del movimento dal 1980 e ne divenne il capo politico nel 2017, succedendo a Khaled Meshaal. Nato nel campo profughi di Shati a Gaza, Haniyeh aveva studiato all'Istituto al-Azhar di Gaza e successivamente all'Università Islamica di Gaza, dove si laureò in letteratura araba. Al Jazeera ricorda che nel 1983, mentre era all'università, si unì al Blocco studentesco islamico, precursore di Hamas, scalando poi i ranghi come stretto collaboratore e assistente del cofondatore di Hamas, il defunto sceicco Ahmed Yassin.
Haniyeh fu imprigionato più volte dalle autorità israeliane e visse dentro e fuori la Striscia di Gaza, sfuggendo a diversi tentativi di assassinio. Brevemente primo ministro palestinese, fu nominato nel 2006 dal presidente palestinese Mahmoud Abbas e destituito un anno dopo che Hamas estromise il partito rivale Fatah dalla Striscia di Gaza. Nel 2017 fu eletto capo dell'ufficio politico di Hamas e nel 2018 il dipartimento di Stato USA lo designò come terrorista. Negli ultimi anni aveva vissuto in Qatar.
Esplosione delle tensioni
L'uccisione di Haniyeh avviene in un contesto di intensificazione delle tensioni in Medio Oriente. La guerra tra Israele e Hamas, scoppiata dopo l'attacco del 7 ottobre, ha causato la morte di oltre 39.360 palestinesi e più di 90.900 feriti, secondo il ministero della Salute di Gaza. Questi dati non distinguono tra civili e combattenti.
Condanna di Mahmoud Abbas
Il presidente palestinese Mahmoud Abbas, noto anche come Abu Mazen, ha condannato l'uccisione di Ismail Haniyeh, definendola un «atto vigliacco» e una «grave escalation». In una nota ufficiale, Abbas ha esortato i palestinesi a rimanere uniti contro Israele, dichiarando: «Il presidente Mahmud Abbas dello Stato di Palestina ha condannato fermamente l'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh, ritenendolo un atto vigliacco e una grave escalation». Abu Mazen ha inoltre esortato il popolo palestinese e le sue forze a «unirsi, rimanere pazienti e resistere fermamente contro l'occupazione israeliana».