La Russia ha colpito la torre della televisione a Kiev. Lo riferisce il ministero degli Affari interni di Kiev, citato dai media ucraini. I canali non funzioneranno per un po' di tempo, ha avvertito il ministero.  Il bombardamento ha provocato cinque morti ed altrettanti feriti: sono i primi dati forniti dal servizio ucraino per le situazioni di emergenza. Inoltre, l’attacco ha interrotto la diffusione dei canali televisivi. Poco prima il ministero della Difesa russo ha detto ai cittadini della capitale a lasciare la città perché è previsto l’attacco contro obiettivi in città. Lo riporta l’agenzia di stampa Tass spiegando che verranno condotti «attacchi di alta precisione». Il ministero russo rivolge quindi un invito ai «cittadini ucraini coinvolti dai nazionalisti ucraini nelle provocazioni contro la Russia, così come i residenti di Kiev che vivono vicino a stazioni di ritrasmissione, a lasciare le loro case».  Si tratterà di attacchi mirati contro le infrastrutture dell’intelligence ucraina. Il ministero della Difesa di Mosca, riferisce l’Interfax, ha fatto sapere che «obiettivi tecnologici dell’Sbu a Kiev saranno colpiti con armi ad alta precisione» per prevenire «attacchi informatici» contro la Federazione. La gente che abita nei pressi di queste infrastrutture a Brovary, nella parte orientale della capitale, è invitata a lasciare le proprie case.

Con il bombardamento alla torre televisiva di Kiev «la storia si ripete» dal momento che l’area è quella del memoriale di Babyn Yar, dove decine di migliaia di ebrei, rom, comunisti, nazionalisti e dissidenti furono fucilati dai nazisti nel settembre 1941. Lo ha sottolineato su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.« Al mondo: che senso ha dire ’mai più per 80 anni se il mondo sta in silenzio mentre una bomba cade sulla stessa area di Babyn Yar? Almeno cinque morti. La storia si ripete», ha scritto Zelensky su Twitter.

Allerta su Santa Sofia

« Sono giunte informazioni che le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sul santuario più importante del popolo ucraino: la Cattedrale di Santa Sofia di Kiev». È quanto riferisce da Roma il segretariato dell’arcivescovo maggiore della chiesa greco-cattolica ucraina monsignor Sviatoslav Shevchuk. «Sua Beatitudine Sviatoslav, Capo e Padre della Chiesagreco-cattolica ucraina - si legge nella nota - invita tutti i cristiani a pregare per il santuario spirituale dei popoli slavi ed esorta l’aggressore ad astenersi da questo orribile atto di vandalismo». «Possa Santa Sofia - la Sapienza Divina - far rinsavire coloro che hanno deciso di commettere questo crimine», ha dettomonsignor Shevchuk. «Chiediamo di aiutarci - scrive il segretariato - a salvare Santa Sofia». Missili su Kharkiv Le forze aeree russe hanno nuovamente colpito con un raid la città ucraina di Kharkiv, distruggendo parzialmente un edificio residenziale di cinque piani. Lo ha riferito l’agenzia per i soccorsi di Kiev, parlando di un primo bilancio di otto morti e sei feriti. Trentotto le persone salvate dai soccorritori. La seconda città, considerata la «capitale tecnologica» dell’Ucraina con i suoi 1,4 milioni di abitanti, è stata colpita stamattina da un razzo caduto nella centrale Piazza della Libertà. È stato gravemente danneggiato il palazzo del governo, ma, secondo quanto riferito dalle autorità locali, diverse esplosioni hanno anche colpito obiettivi civili e residenziali. Un primo bilancio parla di almeno 10 morti e decine di feriti. Una impressionante colonna di mezzi militari russi è in marcia da Nord Ovest sulla capitale Kiev, un missile distrugge il palazzo del governo nella seconda città ucraina Kharkiv, aspri combattimenti e spari anche sui civili sono in corso in molte altre città: l’invasione avanza in Ucraina, nel sesto giorno dall’attacco deciso da Vladimir Putin per contrastare il pericolo di un ingresso nella Nato del paese alla frontiera Ovest della Federazione. Nonostante le dichiarazioni di principio, anche i civili ucraini sono sotto tiro e, secondo l’ufficio dell’Onu per i diritti umani, le vittime sono «almeno 136» di cui 13 bambini. I feriti, secondo questa stima, sono invece almeno 400. L’organizzazione avverte però che purtroppo si tratta sicuramente di una stima per difetto, oltre che in continuo drammatico peggioramento.

Zelensky a Biden: "Non siamo in un film, fermate la guerra"

«Dobbiamo fermare l’aggressione» russa «il prima possibile»: è l’appello del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, al presidente Usa, Joe Biden, con cui ha parlato al telefono. Il presidente ucraino ha invitato l’omologo Usa  a fare una dichiarazione «forte e utile» sull’invasione da parte della Russia. «Se tu (Biden) lo fai, e quella parte lo fa, allora vuol dire che sono pronti per la pace. Se non sono pronti, state solo perdendo tempo», ha detto Zelensky. Due giornalisti - uno della Cnn, Matthew Chance, che sta testimoniando dal terreno l’invasione russa in Ucraina, e uno della Reuters - sono riusciti a intervistare il presidente ucraino Zelensky nelle ore dell’assedio a Kiev. Il presidente - che ha parlato un po' nella sua lingua madre, un po' in inglese - li ha accolti in mimetica, il volto stanco e provato, nel bunker da dove guida la resistenza ucraina. «È molto grave» quello che sta accadendo e «io non sono in un film», ha detto Zelensky, l’ex attore comico diventato presidente. «Non sono un’icona, ma l’Ucraina è iconica ed è il cuore dell’Europa. Credo che l’Europa consideri l’Ucraina come qualcosa di speciale per questo mondo, ecco perché il mondo non può perdere questo qualcosa di speciale». Chance fa parte dell’equipe che il canale all-news statunitense ha spedito in Ucraina a seguire gli eventi: è a Kiev, nei giorni scorsi alla periferia, adesso forse nel centro città. Ed è il giornalista che, nel giorno dell’avvio dell’offensiva, avvistò per primo i parà russi che, atterrati dall’alto, si erano calati all’aeroporto Hostomel e poi rimasero impegnati per due giorni negli scontri per catturare lo scalo.

Zelensky all'Ue: "Dimostrate di essere dalla nostra parte"

In Ucraina «oggi diamo la vita per i valori, per essere uguali» nei diritti, «esattamente come lo siete voi». Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in collegamento con la plenaria del Parlamento Europeo a Bruxelles. «Oggi - continua Zelensky - parlo dei miei concittadini che difendono la libertà. Sono molto lieto del mood che sento, abbiamo unito i Paesi dell’Ue», ma in Ucraina si vive «una tragedia: migliaia di persone sono state uccise. Abbiamo avuto due rivoluzioni, una guerra e cinque giorni di invasione della Federazione Russa». In Ucraina «noi stiamo combattendo per i nostri diritti, per le nostre vite. Ora combattiamo per la sopravvivenza, che è la motivazione più forte. Ma combattiamo anche per essere membri uguali d’Europa. Senza l’Ue l’Ucraina sarebbe sola: abbiamo dimostrato la nostra forza. Provateci che state con noi, che non ci abbandonerete. E la vita prevarrà sulla morte, la luce prevarrà sulle tenebre. Gloria all’Ucraina», dice. «Ogni giorno, per qualcuno, questo giorno è l’ultimo. Pagano il prezzo estremo per difendere la libertà. Abbiamo avuto cinque giorni di piena invasione russa. Stiamo sacrificando i nostri migliori uomini, i più forti, i più preziosi», dice. «Molto spesso - continua - diciamo che vinceremo contro chiunque. E vinceremo contro chiunque. Mi piacerebbe piacere sentire da voi la scelta dell’Ucraina per l’Europa. Dobbiamo muoverci tra i missili. Stamani due missili hanno colpito Kharkiv, la città collocata ai confini con la Federazione Russa, che ha venti università». «Stamani due missili hanno colpito la piazza della Libertà, a Kharkiv, ci sono state dozzine di vittime. Questo è il prezzo della libertà. Noi combattiamo per la nostra terra, per la nostra libertà», dice. Il presidente ha parlato in ucraino: all’interprete che lo traduceva in inglese in questo punto si è incrinata la voce per la commozione. «Nessuno ci spezzerà: siamo forti, siamo ucraini», dice. Dopo i missili lanciati oggi sulla piazza della Libertà di Kharkiv, «d’ora in poi tutte le piazze delle nostre città si chiameranno piazza della Libertà», aggiunge. In Ucraina «abbiamo il desiderio, credo normale, di vedere i nostri bambini vivi. Ieri 16 bambini sono stati uccisi. E ancora Vladimir Putin dice che le sue operazioni puntano alle infrastrutture militari: i bambini in quale fabbrica militare lavorano? Quali carri armati guidano? Quali missili tirano? Putin ha ucciso 16 persone ieri», dice. «Ho avuto una conversazione telefonica con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Ho parlato del bombardamento russo dei quartieri residenziali nelle città ucraine durante i colloqui di pace. Ho sottolineato la necessità di chiudere lo spazio aereo sopra l’Ucraina e bisogna accelerare il lavoro sull’adesione dell’Ucraina all’Ue», scrive poi in un tweet.

Le sanzioni dell'Ue alla Russia

L’Unione Europea sta lavorando ad un «quarto pacchetto di sanzioni» contro la Russia per l’aggressione all’ Ucraina, che consisterà nell’uscita dal sistema interbancario Swift di «una lista di banche russe», ancora in via di definizione. La misura avrebbe dovuto far parte del terzo pacchetto, ma occorre un pòpiù di tempo per finalizzarla. I negoziati, spiegano fonti di Bercy, il ministero delle Finanze francese, in vista dell’Ecofin di domani in videoconferenza, sono tuttora «in corso» per definire la lista: il lavoro viene coordinato anche con i partner internazionali principali, cioè Usa, Regno Unito, Canada e Giappone, per massimizzare l’impatto delle misure, che renderebbero molto difficoltosi i pagamenti transfrontalieri. Si tratta, sottolineano, di una misura «eccezionale», che in passato è stata applicata solo alla Corea del Nord e all’Iran.