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Una massa di fango ha travolto la città colombiana di Mocoa, dopo che le forti piogge hanno provocato l'esondazione di tre fiumi: il Mocoa, il Mulato e il Sancoyaco. La colata di pietre e fango hanno invaso e distrutto le case, spazzato via i veicoli e due ponti. Il presidente della Colombia Juan Manuel Santos, arrivato sul posto, ha parlato di almeno 112 morti, riferisce la Bbc, ma il bilancio delle vittime potrebbe ancora aumentare. La città è nel caos e la Croce Rossa ha riferito di 180 feriti e almeno 200 dispersi. Santos, che ha rinunciato ad un viaggio a Cuba per seguire l'emergenza, ha annunciato la mobilitazione dell'esercito. Il quotidiano locale Caracol Radio scrive che "la situazione nella città, colpita da una valanga di fango dopo lo straripamento di tre fiumi", a causa delle intense piogge, è "devastante". Il sindaco di Mocoa ha spiegato che la sua città è "totalmente isolata", senza elettricità e acqua e che i quartieri colpiti sono almeno diciassette. Sono 17 i quartieri della città travolti dal fango e due i ponti distrutti, riferisce il direttore dei servizi nazionali di emergenza, Carlos Ivan Marquez. Capoluogo del distretto di Putumayo, Mocoa si trova 480 chilometri a sud est della capitale della Colombia Bogotà e conta 40mila abitanti. Il governatore del distretto, Sorrel Aroca, ha avvertito che i servizi sanitari della città non riescono a soccorrere tutti i feriti. Marzo è stato il mese più piovoso dal 2011, stando all'agenzia meteorologica locale. Putumayo è al confine tra l'Ecuador ed il Perù.