Chi si aspettava una piazza che unisse Pd e Movimento 5 Stelle, non è rimasto deluso. Alla manifestazione della Cgil in piazza a Roma erano presenti infatti la segretaria dem, Elly Schlein, e una delegazione del M5S, capitanata dal vice di Giuseppe Conte, Riccardo Ricciardi. Il leader grillino era invece a Foggia, in vista delle prossime Amministrative.

«Il M5S è presente alla manifestazione della Cgil con una importante delegazione e io sono qui a ribadire le difficoltà del Paese, degli italiani, delle fasce non solo più fragili ma anche del ceto medio – ha detto l’ex presidente del Consiglio – Questo governo non se ne rende conto, fa delle manovre di bilancio senza prospettive di crescita né di intervento per rimediare alle difficoltà delle famiglie». 

A metà pomeriggio Schlein ha raggiunto uno dei due cortei (quello partito da piazzale dei Partigiani) diretto in piazza San Giovanni, unendosi alla delegazione del Pd e il gruppo dei Giovani democratici all’altezza di Colosseo. «Una straordinaria partecipazione. Grazie alla Cgil e alle altre tante associazioni che hanno contribuito a questo bel risultato – ha detto le leader dem – C’è un’Italia che si batte per la sanità pubblica, per i salari, per le politiche industriali che mancano a questo paese. Noi come Pd ci siamo e continueremo a batterci». Al suo arrivo, così come durante il corteo, Schlein è stata accolta da sostenitori e manifestanti, un bagno di folla per la segretaria dem che non si è sottratta alle numerose richieste di foto, selfie, abbracci, strette di mano e ha ricevuto incoraggiamenti e applausi, cantando Bella ciao

Dopo il saluto con la delegazione M5S e con Schlein,il segretario della Cgil Maurizio Landini è salito sul palco.«Fatico a trovare le parole perché l’emozione è enorme nel vedere questa piazza enorme – ha detto commosso – A chi dice che questa è la piazza dell’opposizione dico: no, questa è la piazza che vuole unire il Paese, che lo vuole cambiare e diciamocela tutta, è la piazza di chi paga le tasse». 

Landini ha poi chiamato allo «sciopero generale» perché «Marelli non si tocca» e ha spiegato che «con oggi, non finisce la lotta per l’applicazione della Costituzione, ma comincia. E questo significa che faremo un’azione territorio per territorio, dove rivendicheremo il diritto alla casa, al lavoro dignitoso, alla salute e all’istruzione. Per non lasciare dietro nessuno». 

Secondo la Cgil in piazza c’erano 100mila persone, 35 secondo la Questura. Per gestire la sicurezza dell'evento sono stati schierati circa 400 operatori tra uomini e donne delle forze dell'ordine e non si sono registrati disordini.