"Bortone doveva essere licenziata per quello che ha fatto, e invece non è stata punita. In nessuna azienda sarebbe consentito fare un post contro l'azienda per cui lavora. Adesso l'11 giugno avrà modo di chiarire e prenderemo una decisione". Parola di Roberto Sergio, ad Rai, che nel corso della Festa dell'Innovazione organizzata dal Foglio a Venezia, torna sul caso Scurati, sottolineando che "c'è stato un grande ribaltamento della realtà sulla vicenda".

Eppure nel prossimo palinsesto a Serena Bortone sono state dimezzate le puntate del programma: "Ma in questo momento nessuno di noi conosce i palinsesti, che verranno presentati venerdì prossimo", ribatte Sergio. Quanto alle accuse di una Rai ridotta a TeleMeloni, l'amministratore delegato sottolinea: "Più che altro dovrebbero chiamarci Teleopposizioni. Mi hanno girato un report dell'Osservatorio di Pavia. Mai come nella mia gestione c'è stato spazio per le opposizioni, mentre si è ridotto il tempo per la presidente del Consiglio".

La vicenda aveva sollevato un vero polverone politico a ridosso del 25 aprile, per la “censura” del monologo dello scrittore previsto in puntata. E saltato poco prima della messa in onda, come aveva denunciato con un post sui social la conduttrice, che ha quindi deciso di leggere il testo in diretta tv.