Le forze armate russe hanno colpito il Policlinico della città ucraina di Kharkiv, in Ucraina, uccidendo quattro civili e ferendone altri. Lo ha riferito la polizia regionale su Telegram, secondo Ukrinform. «Gli occupanti russi continuano a uccidere civili a Kharkiv. A seguito del bombardamento mattutino delle infrastrutture civili da parte di più lanciarazzi, 7 civili sono rimasti feriti, 4 dei quali sono morti», si legge nel comunicato. L’esercito ha sparato sul policlinico nel quartiere Osnovyansky, dove si trova il centro degli aiuti umanitari e non ci sono strutture militari nelle vicinanze, ha aggiunto la polizia.
Un mese di guerra, il punto
Nel trentesimo giorno dell’invasione russa in Ucraina, la Difesa russa ha annunciato di aver distrutto con i missili Kalibr una grande base di rifornimento utilizzata dalle forze armate ucraine. Si tratta del centro logistico più grande fra quelli non ancora colpiti, e si trova vicino alla capitale Kiev. Secondo i servizi di emergenza ucraini, il deposito di carburante colpito si trova nel villaggio di Kalynovka, circa 250 chilometri a sud ovest di Kiev. Mosca ha anche informato che, dall’inizio di quella che continua a definire «operazione militare speciale», sono stati distrutti 204 sistemi di difesa aerea ucraini, 1.587 carri armati e altri veicoli blindati, 261 droni. Intanto, nel suo ultimo aggiornamento l’intelligence della Difesa britannica ha sottolineato che le azioni di contrattacco e i problemi logistici e di rifornimento dei russi «hanno permesso all’Ucraina di rioccupare città e le posizioni difensive fino a35 chilometri a Est di Kiev». Sempre secondo Londra, «le forze ucraine probabilmente continueranno a cercare di respingere l’esercito russo lungo l’asse nord-occidentale da Kiev verso l’aeroporto di Hostomel».Quanto al Sud, «le forze russe probabilmente continueranno a cercare di accerchiare Mykolaiv e cercheranno di procedere a Ovest verso Odessa», ma « i loro progressi sono rallentati da problemi logistici e dalla resistenza ucraina». L’Ucraina ha accusato la Russia di deportare migliaia di civili dalle città occupate. La vice primo ministro Iryna Veretchshouk ha annunciato il primo scambio di 10 prigionieri ucraini contro altrettanti russi.
Kiev e Kharkiv
Secondo il ministero della Difesa di Kiev, le forze russe, prive di risorse sufficienti per portare avanti la loro offensiva, sono state respinte da alcune aree. A Kharkiv, nel nord-est, almeno 6civili sono stati uccisi e 15 altri feriti in un bombardamento che ha colpito un ufficio postale utilizzato per distribuire aiuti, secondo le autorità locali. La nave russa per lo sbarco delle truppe colpita e distrutta ieri nel porto di Berdyansk, sul mar d’Azov, dalle forze armate ucraine, non è la Orsk ma la Saratov: come si legge in un rapporto della difesa ucraina, sulla Saratov c’erano 20 carri armati 45 mezzi armati per il trasporto del personale e 400soldati, e altre due grandi navi, Caesar Kunikov e Novocherkassk, sono state danneggiate. Secondo l’intelligence britannica, «le forze russe probabilmente continueranno a cercare di accerchiare Mykolaiv e cercheranno di procedere a Ovest verso Odessa». Intanto le forze ucraine continuano i bombardamenti con armi pesanti sul Donbass, ha denunciato l’ambasciatore russo in Italia, SergeyRazov.
Mariupol, "morte 300 persone" nell'attacco al teatro
Il governo della città ucraina di Mariupol ha riferito che «circa 300 persone» sono morte nell’attacco aereo russo del 16 marzo su un teatro utilizzato come rifugio antiaereo. Sul suo canale Telegram, il governo cittadino ha citato testimoni oculari per il bilancio. Non è chiaro se i soccorritori abbiano finito di scavare o come i testimoni oculari siano arrivati al bilancio delle vittime. Subito dopo l’attacco aereo, Ludmyla Denisova, commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, aveva detto che oltre 1.300 persone erano rifugiate nell’edificio. Intanto Matilda Bogner, responsabile della missione di monitoraggio per i diritti umani delle Nazioni Unite, denuncia la presenza di fosse comuni a Mariupol. «Con le immagini satellitari, siamo riusciti ad raccogliere informazioni su una fossa comune. Stimiamo che in ognuna di questa fosse ci siano 200 cadaveri», ha affermato, citata dalla Bbc, precisando che non si tratta necessariamente solo di civili. Il suo team sta cercando di valutare, se non il numero, l’entità delle vittime civili nella città sul Mare d’Azov assediata dalle forze russe. Fonti militari locali nei giorni scorsi hanno denunciato che il bilancio delle vittime, solo a Mariupol, potrebbe superare le tremila. I corpi delle persone uccise sono spesso lasciati ai bordi delle strade, perché è troppo pericoloso recuperarli. Per questo, vengono poi portati in fosse comuni. Fonti Onu hanno sottolineato che il numero delle vittime «è considerevolmente più alto» di quello ufficiale, a causa delle difficoltà a verificare le notizie e a raccogliere informazioni in zone in prima linea nella guerra.