In Medio Oriente continua questo terribile gioco fatto di attacchi, risposte e contoattacchi che rendono la situazione sempre più incandescente. La scorsa notte è stata bombardata la base militare dell'Iraq centrale che ospita truppe dell'Esercito ed ex paramilitari filo-iraniani di Hachd al-Chaabi, integrati nelle forze regolari. Fonti dell'Esercito e del ministero dell'Interno non hanno saputo sin qui fornire indicazioni sui responsabili dell'azione che ha preso di mira la base, nè detto se si sia trattato di "un attacco di droni". Il primo bilancio sarebbe di "un morto e otto feriti". La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa irachena “Shafaq”, precisando che la base ospitava sia forze di sicurezza irachene che milizie filo-iraniane Hash al Shabi (Unità per la mobilitazione popolare, Pmu). Il ministero dell’Interno iracheno precisa che l’esplosione è avvenuta in seguito a un bombardamento aereo.

Non è chiaro chi sia il responsabile, che è avvenuto all’indomani del presunto attacco israeliano in Iran, ma i funzionari della milizia Pmf hanno puntato il dito contro le forze statunitensi. Le Forze di Mobilitazione Popolare sono una coalizione di gruppi armati principalmente sciiti e sostenuti dall’Iran che si sono uniti nella lotta contro l’Isis dopo che questo si è impadronito di ampie zone dell’Iraq nel 2014. Nel 2016 il governo iracheno ha designato le Pmf come «formazione militare indipendente» all’interno delle forze armate irachene. Negli ultimi mesi alcuni gruppi membri delle Pmf hanno compiuto attacchi contro le forze Usa di stanza in

Iraq e in Siria, a loro dire come ritorsione per il sostegno di Washington a Israele nella sua guerra contro Hamas a Gaza.

Poco dopo l’esplosione, l’esercito statunitense ha negato ogni responsabilità. «Gli Stati Uniti non hanno condotto attacchi aerei in Iraq oggi», ha scritto su X il Comando centrale degli Stati Uniti (Centcom), aggiungendo che le notizie secondo cui le forze Usa avrebbero effettuato un attacco «non sono vere».

In risposta al bombardamento di questa notte, le milizie sciite irachene avrebbero lanciato un drone verso la città di Eilat, nel sud di Israele. Ad affermarlo - rivendicando l’attacco - sono i miliziani della "Resistenza islamica in

Iraq” in un video, come riporta il quotidiano israeliano Ynet.