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E' finita la fuga di Cesare Battisti, che da dicembre aveva lasciato il Brasile, dopo che contro di lui era stato spiccato un ordine di cattura. E' stato preso a Santa Cruz, nel centro della Bolivia, da una sua squadra dell'Interpol formata da agenti brasiliani, italiani e boliviani. Aveva barba e baffi e quando è stato fermato non ha opposto resistenza. Un areo è già partito dall'Italia per riportarlo indietro, molto probabilmente, già domani. Il figlio del presidente Bolsonaro ha scritto: "Salvini, sta arrivando il regalo". Il ministro dell'Interno che, a sua volta, ha commentato: "La pacchia è finita". "Ad attenderlo - ha invece scritto su facebook, il premier Conte - ci sono le nostre carceri affinché possa espiare le condanne all'ergastolo che i tribunali italiani gli hanno inflitto a suo tempo con sentenze passate in giudicato". Per il ministro Bonafede, "giustizia è fatta". Cesare Battisti faceva parte del gruppo Proletari armati per il comunismo, fuggito dall'Italia nel 1981, è stato condannato, in contumacia, per la partecipazione a quattro omicidi.