Antony Blinken, Segretario di Stato americano, si trova in Israele per sostenere i negoziati volti a raggiungere una tregua nella striscia di Gaza. Durante il suo incontro con il presidente israeliano Isaac Herzog, Blinken ha definito questo momento «forse l'ultima possibilità» per porre fine alla guerra tra Israele e Hamas, iniziata nell'ottobre scorso. Blinken ha ribadito che è essenziale cogliere questa occasione per riportare a casa gli ostaggi e garantire un cessate il fuoco duraturo.

Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, ha espresso ottimismo sulle possibilità di una tregua a Gaza, sottolineando che gli Stati Uniti continueranno a sostenere gli sforzi diplomatici per raggiungere questo obiettivo. «Una tregua a Gaza è ancora possibile», ha affermato Biden in un breve incontro con la stampa, rassicurando che gli Stati Uniti «non stanno abbandonando» il loro impegno in questo senso.

Nonostante gli sforzi diplomatici, le trattative hanno incontrato numerosi ostacoli. Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, e Hamas si sono accusati reciprocamente per il fallimento nel raggiungere un accordo. Netanyahu ha dichiarato che le condizioni poste da Hamas sono inaccettabili e non garantiscono la sicurezza di Israele. D'altra parte, Hamas ha rilasciato una dichiarazione ufficiale in cui accusa Netanyahu di creare nuovi ostacoli e di prolungare il conflitto. Il gruppo militante afferma che il primo ministro israeliano ha introdotto nuove condizioni per il rilascio degli ostaggi, rendendo più difficile raggiungere un accordo.

Secondo la dichiarazione di Hamas, l'ultima proposta di accordo, sostenuta dagli Stati Uniti, favorisce le richieste di Israele, in particolare riguardo alla presenza delle Forze di sicurezza israeliane (Idf) in aree strategiche come il Corridoio di Filadelfia e il valico di Rafah. Hamas continua a sostenere la sua proposta originale del 2 luglio, sottolineando che Netanyahu è "pienamente responsabile" per aver ostacolato gli sforzi dei mediatori e per la sorte degli ostaggi ancora in mano al gruppo.