La “nave dei migranti” è attraccata nel Regno Unito, nel porto di Portland. È la chiatta Bibby Stockholm, pensata per ospitare fino a 500 richiedenti asilo. L’imbarcazione, che arriva dopo l’approvazione del disegno di legge sul tema migranti, è parte della strategia del primo ministro britannico Rishi Sunak per impedire rischiose traversate della Manica su piccole imbarcazioni. Ma c’è già chi la definisce una “prigione” galleggiante, come i manifestanti che si sono riuniti al molo per “accogliere” la Bibby: alcuni contestando le condizioni disumane a cui i migranti saranno sottoposti, altri protestando contro l’idea di avere i migranti stipati in una nave a pochi passi da casa.

La chiatta è fornita di 222 stanza con bagno e ospiterà un massimo di 500 maschi adulti non sposati, nell’ambito dei piani del ministero dell’Interno per allentare la pressione sul sistema di asilo negli alberghi del Regno Unito. Secondo un rapporto ripreso dal quotidiano «The Guardian» e redatto dalle Ong Reclaim the Seas e One Life to Live, che fornisce la prima stima dettagliata dei costi della Bibby Stockholm, il progetto del governo britannico farà risparmiare meno di 10 sterline (11,7 euro) a persona al giorno. Secondo il documento, il risparmio più generoso che il ministero potrebbe ottenere è di 9,28 sterline (10,9 euro) a persona al giorno. Questa cifra, tuttavia, è stata calcolata senza conoscere alcuni costi come ispezioni, riparazioni e ristrutturazioni.

Il disegno di legge – “Illegal Migration Bill” - diventerà effettivo solo dopo aver ricevuto l’approvazione di re Carlo III, e prevede che le persone che arrivano in Gran Bretagna su piccole imbarcazioni possano essere detenute e rimpatriate in Ruanda o in un altro paese terzo "sicuro". Il governo ha descritto la legge come essenziale per fermare gli arrivi attraverso la Manica e attraverso altre rotte illegali. Ma come riporta il New York Times, gli esperti legali hanno avvertito che alcuni aspetti della nuova normativa potrebbero violare le leggi internazionali che proteggono i rifugiati.

La maggior parte di coloro che arrivano con una piccola barca stanno fuggendo dai paesi d'origine devastati dalla guerra. L'anno scorso, gli arrivi di piccole imbarcazioni rappresentavano il 45 per cento delle richieste di asilo complessive in Gran Bretagna, e il 60 per cento di quelle persone alla fine riceveranno lo status di rifugiato, secondo un'analisi del Refugee Council, un ente di beneficenza che sostiene le persone che chiedono asilo. Laura Kyrke-Smith, direttore esecutivo del gruppo di aiuto International Rescue Committee UK, ha denunciato che «il disegno di legge smantella il diritto delle persone a chiedere asilo nel Regno Unito, un diritto stabilito sulla scia della seconda guerra mondiale, che ha offerto protezione vitale e speranza nei decenni successivi, e ha guadagnato grande rispetto da coloro che lo sostengono». Il piano è stato dichiarato illegale anche dalla Corte d'Appello di Londra il mese scorso, ma Sunak è intenzionato a portare il caso davanti alla Corte Suprema.