COVID 17.992 NUOVI POSITIVI A FRONTE DI 179.800 TAMPONI E 674 MORTI

Le parole di Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss, sono chiare: «La novità di questa settimana è l’Rt che cresce: e questo è un elemento di grave preoccupazione, perché vuol dire che la trasmissione dell’infezione sta riprendendo quota». Brusaferro sottolinea che in «ben tre Regioni l’indice Rt è superiore a 1, dunque queste Regioni sono in scenario 2». Nella bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss si osserva «per la prima volta un segnale di controtendenza nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente nell’intero Paese, con ritorno di tre Regioni ad una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2 ( Lazio, Lombardia e Veneto). Questo si realizza in un contesto europeo caratterizzato da un nuovo aumento nel numero di casi in alcuni paesi Europei ( es. nel Regno Unito, in Olanda e in Germania) e una mancata diminuzione dei casi con stabilizzazione della curva epidemica in altri ( es. in Francia e Spagna)». «Nella settimana di monitoraggio - si legge nella bozza del report - si continua ad osservare nella maggior parte delle Regioni/ PPAA un rischio Moderato o Alto con cinque Regioni/ PA a rischio Basso di una epidemia non controllata e non gestibile».

Il documento sottolinea «un lieve aumento nella percentuale di casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi ( 34,7% contro 32,3% la settimana precedente). Il 30,4% dei casi è stato rilevato attraverso attività di screening e nel 10,4% non è stato riportata la ragione dell’accertamento diagnostico».

«Si osserva In particolare, 3 Regioni ( Lazio, Liguria e Veneto) sono classificate a rischio Alto. Nessuna di queste è stata classificata a rischio Alto per 3 o più settimane consecutive Tredici Regioni/ PA sono classificate a rischio Moderato, di cui 2 ( Marche e PA Trento) hanno una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese nel caso si mantenga invariata l’attuale trasmissibilità. Cinque Regioni sono classificate a rischio Basso. Tutte le Regioni/ PPAA, tranne 3, hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario di tipo 1. Le rimanenti Regioni hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo 2 ( Lazio, Lombardia e Veneto).

Ieri si è però registrato un calo rispetto al giorno precedente dei nuovi casi di Covid : secondo il bollettino del Ministero della salute, sono stati registrati 17.992 positivi rispetto ai 18.236 del giorno precedente. In calo anche il numero dei tamponi effettuati, 179.800 a fronte dei 185.320, per cui il rapporto positivi tamponi risale al 10% ( ieri era 9,8%). I morti sono stati 674 ( contro i 683), per un totale di 67.894.

Gli attualmente positivi sono 627.798, con un decremento di 7.545 unità rispetto alle 24 ore precedenti, mentre dimessi e guariti diventano 1.226.086, più 22.272. Cala la pressione sulle strutture ospedaliere: in terapia intensiva ci sono 2.819 pazienti ( meno 36 con 189 ingressi ), i ricoverati con sintomi sono 25.769 ( meno 658). Diminuisce anche - di 6.851 unità - il numero delle persone in isolamento domiciliare, che ieri erano 599.210.

Nell’ambito dei nuovi contagi al coronavirus, tra le regioni, è sempre il Veneto, con 4.211 casi, a fare da traino seguito da Lombardia ( 2.744), Emilia Romagna ( 1.745) e Puglia ( 1.314). Contagi in crescita a Milano e provincia. Nel capoluogo i positivi salgono di 486 unità ( giovedì + 355), mentre nella provincia si passa da 817 a 910.