Nella notte le forze armate russe hanno lanciato una nuova offensiva contro diverse aree ucraine, colpendo con droni e artiglieria i distretti di Nikopol e Synelnyk, nella regione di Dnipropetrovsk. Secondo quanto riferito dal governatore regionale Serhiy Lysak su Telegram, sono stati danneggiati edifici residenziali, una struttura aziendale e varie infrastrutture civili.

Le comunità più colpite risultano essere quelle di Nikopol, Pokrovska e Marhanets, dove un’abitazione privata è andata a fuoco ed è stata successivamente messa in sicurezza dai soccorritori. Anche nella comunità di Mezhivska si è verificato un incendio, prontamente domato. Al momento, non si registrano vittime secondo le autorità locali.

Più grave la situazione a Zaporizhzhia, dove un attacco russo condotto questa mattina ha causato la morte di due persone e il ferimento di almeno dodici civili, tra cui quattro bambini. A darne notizia è stato Ivan Fedorov, capo dell’amministrazione militare regionale, tramite un aggiornamento su Telegram.

L’attacco ha colpito almeno nove edifici residenziali e cinque dei feriti, in condizioni giudicate gravi o moderate, sono stati trasportati in ospedale.

Nel frattempo, il ministero della Difesa russo ha comunicato l'intercettazione e la distruzione di 51 droni ucraini diretti verso il territorio della Federazione. L’attività si è concentrata sulle regioni di Rostov (16 droni), Bryansk (16), Crimea (12), Voronezh (4) e Oryol (3), secondo quanto riportato dall’agenzia Tass.

Sul fronte diplomatico, l'ex presidente statunitense Donald Trump ha dichiarato di voler attendere l’esito degli incontri del suo inviato a Mosca prima di decidere sull’eventuale imposizione di nuove sanzioni contro la Russia. «Abbiamo un incontro con la Russia. Vediamo cosa accadrà. Prenderemo allora questa decisione», ha affermato dalla Casa Bianca.