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Zelensky a Londra
«Sulla base del fatto che la Russia sta assolutamente martellando l’Ucraina sul campo di battaglia in questo momento, sto seriamente prendendo in considerazione sanzioni bancarie su larga scala e dazi sulla Russia fino a quando non verrà aggiunto un cessate il fuoco e un accordo di risoluzione finale sulla pace». Lo ha scritto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, invitando Russia e Ucraina a sedersi «subito» al tavolo delle trattative.
È la prima volta dallo scontro alla Casa Bianca con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che Trump si rivolge direttamente, e con fare minaccioso, alla Russia, la quale al momento in cui scriviamo no n ha risposto al presidente americano. Ma il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, ha invece risposto al piano di riarmo europeo lanciato dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, spiegando che il riarmo dell’Ue «sta avvenendo principalmente contro la Russia», che potrebbe quindi essere costretta ad «adottare contromisure appropriate» perché «la militarizzazione dell’Europa è motivo di preoccupazione per la Russia».
Ma anche la scorsa notte è stata terribile per Kiev, con il ministero della Difesa di Mosca che ha confermato che le forze aeree, navali e terrestri russe hanno condotto attacchi con missili e droni «contro infrastrutture del gas e dell'energia che sostengono il funzionamento del complesso militare-industriale dell'Ucraina», aggiungendo che «tutti gli obiettivi degli attacchi sono stati raggiunti e tutti i bersagli sono stati colpiti». Ma a essere colpiti, ha denunciato Zelensky, sono state anche infrastrutture civili. «In totale, i russi hanno utilizzato circa 70 missili, sia da crociera che balistici, nonché circa 200 droni d'attacco - ha scritto il presidente ucraino - Tutto ciò è stato diretto contro infrastrutture che garantiscono una vita normale. Attualmente, sono in corso lavori di riparazione e restauro ovunque necessario. Sfortunatamente, anche normali edifici residenziali sono stati danneggiati. A Kharkiv, un missile russo ha colpito vicino a un condominio. Le persone sono rimaste ferite. Stanno ricevendo l'assistenza necessaria». Per respingere l’attacco sono stati usati anche aerei caccia francesi arrivati meno di un mese fa in Ucraina.
E intanto proseguono gli incontri in sede europea per definire il piano di riarmo. «Questa mattina ho incontrato il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov - ha scritto su X l’Alta rappresentante per la Politica estera e la Sicurezza dell’Ue, Kaja Kallas - Conosciamo le esigenze di difesa dell’Ucraina e l’Ue sta incrementando la produzione di armi per accelerare le consegne. L’Europa è al fianco dell'Ucraina e della sua coraggiosa resistenza contro il brutale aggressore russo».
Chi è d’accordo con il piano di riarmo e anzi vorrebbe entrare a far parte dell’Ue per condividerlo è il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, il quale ha chiesto che venga rinnovato il negoziato di adesione della Turchia all’Unione europea, aperto ufficialmente nel 2005 ma da anni in stallo. «Manteniamo il nostro obiettivo per la piena adesione e ci aspettiamo che l’Ue adotti una posizione strategica e visionaria e riprenda i negoziati di adesione - ha spiegato Erdogan - Riteniamo che non vi sia alcuna giustificazione per escluderci dai programmi di ricostruzione e di approvvigionamento di prodotti per la Difesa dell’Ue».
Ad aumentare la Difesa è anche la Polonia, con il presidente Duda che si è augurato che «la spesa per la Difesa al 4% entri in Costituzione» e il primo ministro Donald Tusk che ha confermato la volontà di introdurre l’addestramento militare obbligatorio per tutti gli uomini adulti.