Un cessate il fuoco, che possa portare a un accordo di pace completo, garanzie di sicurezza per Kyiv e il coinvolgimento diretto dell’Ucraina nelle questioni che la riguardano, soprattutto quella territoriale. Sono questi i punti che verranno discussi sulla questione ucraina dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nel suo incontro di venerdì con il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ad Anchorage, in Alaska.

È quanto emerso dalla videoconferenza di oggi convocata dal cancelliere tedesco, Friedrich Merz, al fine di fare pressioni sugli Stati Uniti perché non cedano troppo alle richieste di Mosca. Alla conferenza hanno partecipato, insieme a Trump e al vicepresidente, Jd Vance, sia i “volenterosi”, ossia il presidente francese, Emmanuel Macron, il primo ministro britannico, Keir Starmer, sia i leader di altri Paesi europei tra cui la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il premier polacco, Karol Nawrocki, e il presidente finlandese, Alexander Stubb, oltre alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e al segretario generale della Nato, Mark Rutte.

Trump al termine dell’incontro ha dichiarato che «ci saranno gravi conseguenze» se la Russia non accetterà di porre fine alla guerra. Incalzato su quali potrebbero essere le conseguenze ha risposto che «ci saranno, non c’è bisogno di dirlo, conseguenze molto gravi» e parlando della conferenza ha detto che «è stata da 10». Trump ha poi aggiunto che ci sono «ottime probabilità» di organizzare un trilaterale che metta uno di fronte all’altro Putin e Zelensky ma solo se il primo incontro «andrà bene». Secondo quanto riportato dalla Cbs, l’amministrazione Usa sarebbe già al lavoro per trovare una sede opportuna per il trilaterale.

«Come amministrazione ci prefiggiamo la missione di riportare di nuovo la pace in Europa», ha detto Vance rivolgendosi ai soldati americani in una base militare in Inghilterra, «Ma come tutti sapete è impossibile portare la pace da qualche parte se i cattivi non sono preoccupati anche del fatto che abbiamo un’ottima aeronautica e un ottimo esercito per sostenere la pace, tanto per cominciare».

«Prima dovrebbe esserci un cessate il fuoco, poi garanzie di sicurezza, vere garanzie di sicurezza. Il presidente Donald Trump ha espresso il suo sostegno a questa iniziativa», ha dichiarato Zelensky durante il punto stampa condiviso con il cancelliere tedesco al termine della conferenza, «mi sembra che il successo di qualsiasi colloquio dipenda prima di tutto dai risultati», ha proseguito Zelensky, «il nostro stato d’animo attuale è di essere uniti, ed è stato molto positivo, tutti i partner hanno parlato con una sola voce, un solo desiderio, gli stessi principi e la stessa visione e questo è un importante passo avanti».

Interrogato dai cronisti su possibili cessioni di territorio, Zelensky ha ribadito che «qualsiasi questione che riguardi l’integrità territoriale dell’Ucraina non può essere discussa così, senza considerare la nostra Costituzione e la volontà del nostro popolo». A questo riguardo Trump avrebbe detto di ritenere lo scambio di territori una «parte necessaria di un accordo di pace tra Russia e Ucraina, ma di non poter prendere decisioni definitive in merito», a rivelarso è il sito d’informazione Axios.

«Serve un cessate il fuoco fin dall’inizio, poi potrà essere tracciato un accordo quadro», ha dichiarato Merz, «stiamo facendo tutto il possibile per il successo di questo incontro» per il quale il cancelliere tedesco non ha nascosto di nutrire speranze. «Gli interessi fondamentali di sicurezza europei e ucraini devono essere salvaguardati in Alaska», ha aggiunto Merz, «lì potrebbero essere prese decisioni importanti» e «l’Ucraina deve avere un posto al tavolo».

«Il primo obiettivo di Trump nell’incontro con Putin», ha detto Macron, che ha partecipato all’incontro virtuale da Fort de Bregancon, «è chiedere il cessate il fuoco». Macron ha aggiunto che l’iniziativa è «sostenuta» dalla Francia ma che «le questioni territoriali riguardanti l’Ucraina possono essere, e saranno, negoziate solo dal presidente ucraino». Insieme al presidente francese, a partecipare alla riunione c’era il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, che ha accolto con favore la disponiblità alla collaborazione mostrata dal presidente degli Stati Uniti.

Come comunciato in una nota emessa da Palazzo Chigi, Meloni ha «espresso apprezzamento per gli sforzi profusi da Trump» e «ringraziato Zelensky per la serietà dimostrata finora nella ricerca di una soluzione diplomatica». Meloni, si legge ancora nella nota, «si è detta nolto soddisfatta dall’unità e dalla capacità di dialogo che l’Occidente sta dimostrando di fronte a una sfida fondamentale per la sicurezza e la difesa del diritto internazionale». Gli alleati del patto atlantico e l’Ucraina «sono uniti per spingere per la fine di questa guerra terribile contro l’Ucraina e arrivare a una pace giusta e duratura», ha scritto Rutte in un post su X, nel quale ha espresso il proprio apprezzamento «per la leadership di Trump e per il suo stretto coordinamento con gli alleati. La palla è ora nelle mani di Putin».