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Consumare meno e meglio: la tecnologia ci fornisce già soluzioni ma la vera sfida è modificare le nostre abitudini
PRESIDENTE RADICALI ITALIANI
Le soluzioni prospettate per ridurre la dipendenza dal gas russo, dopo decenni di inerzia e connivenza con Mosca, hanno tempi lunghi e difficoltà di varia natura. Sono necessarie ma richiedono un tempo che non c’è. Nel breve periodo l’ambito più promettente riguarda risparmio ed efficienza. La prima azione per una riduzione che può arrivare al 15- 20% è consumare meno e meglio, un mantra radicale da sempre.
Gli strumenti legislativi e di pianificazione ci sono. La legge di bilancio 2022 dispone il potenziamento dell’operatività del Fondo nazionale per l’efficienza energetica. Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e per il Clima 2021- 2030 definisce l’obiettivo «di ridurre i consumi al 2030 pari al 43% dell'energia primaria e al 39,7% dell’energia finale». Gli obiettivi sono parte della strategia europea di risparmio energetico e sono allineati a quelli stabiliti dal Regolamento UE 2021/ 1119 sul contrasto ai cambiamenti climatici che prevede di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030 e di raggiungere la «neutralità climatica» entro il 2050. Il PNRR include misure e investimenti nella riqualificazione energetica degli edifici che rappresentano uno degli elementi di maggior criticità. Su questo va ricordata la campagna radicale sulla “rottamazione edilizia”. Ridurre del 30% le emissioni delle case rappresenta un investimento per il futuro. La tecnologia e la ricerca ci forniscono già soluzioni ma modificare le abitudini è la vera sfida da affrontare. Difficile ma necessaria, e può avvenire se ampie fasce della popolazione comprendono la necessità di ridurre i consumi. Dobbiamo rinunciare in parte alle nostre comodità in nome dell’efficienza energetica. Serve ridurre parte del superfluo per dare energia al futuro.
Su questo Italia ed Europa possono diventare avanguardia e trascinare i Paesi che velocemente si stanno sviluppando; possiamo essere apripista per altri, consentendo loro di non fare i nostri errori e non perdere il tempo che abbiamo perso. E di fronte all’impennata dei prezzi e alla gravissima crisi geopolitica in atto sarebbe urgente lanciare campagne informative di sensibilizzazione per far comprendere quanto l’azione di ciascuno può ridurre il livello dei consumi complessivi. Come già previsto, ma non ancora realizzato, dal Piano Nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale del Ministero della Transizione Ecologica. Occorre attuare provvedimenti straordinari di contenimento dei consumi per contrastare la carenza di energia che abbiamo davanti. Siamo convinti che la gran parte dei cittadini sarebbe disponibile a fare la propria parte, a maggior ragione ora che abbiamo una guerra dentro i confini dell’Europa.
LA MOBILITAZIONE RADICALE A TORINO CONTRO LA GUERRA DI PUTIN