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La Corte Suprema degli Stati Uniti ha negato la sospensione dell'esecuzione di un uomo autistico condannato per omicidio in un caso di "sindrome del bambino scosso", sebbene i suoi avvocati siano riusciti a ottenere un potenziale slittamento dell'ultimo minuto da un giudice in Texas. Robert Roberson, 57 anni, sarebbe dovuto morire per iniezione letale nel penitenziario statale di Huntsville dopo la condanna capitale per il decesso nel febbraio 2002 della figlia di due anni, Nikki.
La Corte Suprema, a maggioranza conservatrice, ha respinto senza commenti la richiesta di Roberson di sospendere l'esecuzione. Ma un giudice della corte distrettuale del Texas ha emesso un ordine temporaneo che ritarderebbe l'esecuzione di Roberson in modo che possa rispondere a un mandato di comparizione emesso da una commissione della Camera dei Rappresentanti del Texas che sta esaminando la sua condanna.
Il procuratore generale del Texas Ken Paxton ha presentato ricorso chiedendo la revoca dell'ordine temporaneo. Un gruppo bipartisan di 86 legislatori del Texas ha chiesto clemenza per Roberson, citando «voluminose nuove prove scientifiche» che mettono in dubbio la sua colpevolezza.