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Ieri la giornata studio della Commissione Lab- Avvocatura giovani del Cnf Il coordinatore Brienza: «Una palestra per cogliere le sfide del futuro e confrontarsi »
Opportunità professionali, legami con le singole realtà territoriali e prospettive europee. Sono stati questi gli elementi che hanno caratterizzato l’incontro svoltosi ieri a Roma, nell’Università pontificia, organizzato dalla Commissione Lab- Avvocatura giovane istituita dal Consiglio nazionale forense e coordinata dall’avvocato Giampaolo Brienza. La professione si evolve, deve cogliere i segnali che provengono dall’Europa e aprirsi sempre di più al confronto con i colleghi di altri Paesi, partendo dai singoli Coa. Alla giornata di studio hanno partecipato numerosi avvocati provenienti da tutta Italia e distribuiti in gruppi di lavoro. Nelle prossime settimane verranno condivise le esperienze e saranno fatti approfondimenti in diverse materie. A partire dai fondi europei per giungere, poi, alle modifiche legislative ed ordinamentali, alle nuove tecnologie, alla previdenza e al welfare. Il tutto senza tralasciare le collaborazioni con Il Ccbe ( Consiglio degli Ordini forensi d’Europa) e l’implementazione della piattaforma interdisciplinare tra professionisti. Troverà, inoltre, spazio nelle attività della Commissione Lab una sempre maggiore interazione con il nostro giornale, ritenuto strumento prezioso per far conoscere le attività dei Consigli degli Ordini degli avvocati e delle altre organizzazioni dell’avvocatura.
Oltre a Brienza, sono intervenuti Maria Masi ( presidente del Cnf), Francesco Greco ( vicepresidente Cnf) ed i consiglieri Francesco Napoli e Aniello Cosimato. «La commissione che ho l’onore di coordinare – afferma il consigliere Cnf Giampaolo Brienza – essendo composta dai referenti per la giovane avvocatura, nominati dai Consigli degli Ordini locali, si caratterizza per una grande capacità propositiva all’interno dell’avvocatura istituzionale. Ogni giorno constato il grande fermento e contributo di idee che proviene dai giovani colleghi di tutti i Fori italiani. Dobbiamo essere in grado di cogliere le sfide che il momento delicato che stiamo vivendo ci ha lanciato. Sono certo che riusciremo a progettare e a realizzare iniziative molto valide, partendo proprio dalle richieste che provengono dai territori e dall’infaticabile attività dei colleghi dei Coa». Secondo Brienza, i temi al centro dell’iniziativa di ieri hanno evidenziato le aspettative che il Consiglio nazionale forense ripone nei confronti della giovane avvocatura. «Attraverso il nostro laboratorio – aggiunge – sono convinto che si possa giungere ad una compiuta, coraggiosa e propositiva sintesi. Tutto ciò anche in prospettiva futura, utile al miglioramento dell’esercizio della professione forense e del servizio giustizia. Infatti, il lavoro che svolgiamo e che continueremo a fare non perde mai di vista il miglioramento del servizio giustizia e della qualità del nostro lavoro. Voglio inoltre ricordare che tra i coordinatori dei vari gruppi di lavoro sono presenti gli avvocati Vincenzo Barca e Loredana Satriani. Hanno fornito un prezioso supporto nel lavoro dei gruppi che trattano il tema dei fondi europei e la collaborazione con il giornale degli avvocati, Il Dubbio ».
Soddisfazione per la pianificazione dei lavori della Commissione Lab- Avvocatura giovane viene espressa pure dal vicepresidente del Cnf, Francesco Greco. «La partecipazione di molti giovani avvocati provenienti da tutta Italia – commenta - è un segnale molto confortante. La professione forense deve badare al presente, ma deve, altresì, pianificare il proprio futuro. Il contributo migliore può a questo proposito provenire da chi ha iniziato ad indossare la toga da non molto tempo. Abbiamo registrato un grandissimo entusiasmo per la nostra iniziativa. Mi conforta molto la condivisione da parte dei giovani colleghi di una serie di spunti e di problemi che da tempo il Consiglio nazionale forense affronta e pone all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica. I segnali e le risposte che provengono dalla Commissione Lab- Avvocatura giovane ci fanno ben sperare rispetto alla sensibilità che i colleghi che hanno preso parte ai gruppi di lavoro hanno nei confronti di una professione in evoluzione, ma che è anche delicata e sempre ricca di stimoli».