LO SFREGIO NEL PARCO INTITOLATO ALLA PARTIGIANA E PRIMA DONNA MINISTRO

Una svastica nera è apparsa ieri mattina sulla lapide commemorativa dedicata a Tina Anselmi, nel giardino di via San Marino, a Torino. Un gesto «vile», che oltraggia la memoria della partigiana e prima donna a ricoprire la carica di ministra. Uno «sfregio ai principi della libertà e dell’antifascismo», che ha destato la reazione di diversi esponenti di centrosinistra. A partire dal leader del Partito democratico Enrico Letta: «Per noi la memoria conta. E conta indignarsi per questi inqualificabili gesti», ha scritto il segretario dem. C’è anche chi, come il ministro della Salute Roberto Speranza, ricorda l’operato della “Tina Vagante” ( così la chiamavano per il suo sfuggire ad ogni tipo di dettame di corrente) da ministra della Salute, firmando in appena un anno e mezzo la legge sull’aborto, la legge Basaglia e la riforma della Sanità. Il parco “Tina Anselmi” è stato inaugurato lo scorso 22 aprile in prossimità della festa della Liberazione, alla presenza della presidente del Consiglio Comunale, Maria Grazia Grippo e della vice sindaca di Torino Michela Favaro. C’era anche l’Anpi, che in una nota ha bollato l’atto come «vergognoso e vigliacco». «Un affronto intollerabile a Tina Anselmi, Partigiana e protagonista dello sviluppo civile e democratico del Paese. La condanna sia unanime». Tra i big del centrodestra il primo a farlo è stato Antonio Tajani, Coordinatore nazionale di Forza Italia, seguito poco dopo dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che ha definito il gesto «infame e vigliacco».