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Silvio Berlusconi
ll tribunale di Milano ha negato lo stralcio temporaneo della posizione di Silvio Berlusconi nel processo Ruby Ter che vede imputato, a vario titolo, l’ex premier e altre 28 persone per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza nell’ambito delle presunte «cene eleganti» organizzate ad Arcore. Ad avanzare la richiesta erano stati nella scorsa udienza, ribadita oggi, il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Gaglio. Istanza alla quale la difesa di Berlusconi non si è opposta, contrariamente a quanto fatto dalle difese dei co-imputati. «Tenuto conto della necessaria unitarietà della trattazione del processo, lo rinvia al 8 settembre 2021, sospendendo i termini di prescrizione per tutti gli imputati», ha spiegato il presidente della settima penale, il giudice Marco Tremolada. Tra i motivi che hanno portato i giudici milanesi Tremolada-Pucci-Gallina a non stralciare temporaneamente la posizione di Silvio Berlusconi vi è il fatto che il legittimo impedimento per «ragioni di salute dell’imputato Berlusconi» è «stimato come temporaneo di durata non inferiore a 90 giorni». Inoltre, stando alla documentazione medica e alla prospettazione delle difese dei co-imputati, il collegio della settima penale ha ritenuto «necessaria la trattazione unitaria del processo, dovendosi ritenere che la separazione comporti necessariamente una duplicazione dell’impiego delle risorse» a cui si aggiunge «l’avanzato stadio dell’istruttoria e la temporaneità dell’impedimento». Il dibattimento riprenderà il prossimo 8 settembre nell’aula bunker di San Vittore con le successive udienze che si terranno ogni mercoledì successivo, tranne nelle date del 15 settembre, 13 ottobre e 10 novembre. Ieri invece i giudici di Roma hanno stralciato la posizione dell’ex premier nel filone processuale in cui è imputato con Mariano Apicella per la presunta corruzione legata alla falsa testimonianza del cantante napoletano riferita sempre su quanto accadeva alle feste a Villa San Martino. «L’imputato è assolutamente impedito per motivi di salute a comparire a processo», ha spiegato il presidente della seconda sezione penale di Roma, Anna Maria Pazienza. «Le pluripatologie fisiche non hanno possibilità di recupero, perché sono cronicizzate così come ci sono state descritte e le patologie neurologiche - faccio presente che delle tre espresse, una è psicologia e l’altra è psichiatrica-neurologica - danno un quadro che merita attenzione», ha dichiarato in aula in riferimento delle condizioni di salute di Silvio Berlusconi il procuratore aggiunto di Milano, Tiziana Siciliano, dopo che il tribunale non ha concesso lo stralcio. Alla luce di questi riscontri contenuti nella consulenza medica depositata dalla difesa di Berlusconi, la Procura ha preannunciato di volere chiedere ai giudici della settima sezione penale di disporre una accertamento peritale sulle condizioni del leader di Forza Italia. L’avvocato Federico Cecconi, legale di Silvio Berlusconi, non esclude che se le condizioni dell’ex premier non miglioreranno in maniera significativa, l’8 settembre si debba tornare a parlare dell’ipotesi di stralciare la sua posizione da quella degli altri imputati al processo Ruby ter. «Se l’8 settembre si dovrà ridiscutere tutto? Ritengo che sia una possibilità molto concreta», ha detto il legale al termine dell’udienza durante la quale il Tribunale ha disposto il rinvio dopo l’estate ma non ha separato i procedimenti a carico di Berlusconi e dei 28 coimputati, come invece aveva chiesto la Procura. «È una decisione che allo stato attuale deve essere vista allo stato attuale come interlocutoria», ha chiarito l’avvocato Cecconi sottolineando come in aula sia «stata riconosciuta l’inequivocità delle relazioni di consulenza tecnica da noi offerte attestanti una impossibilità di far presenziare il dottor Berlusconi al processo» e si è reso necessario l’accoglimento dell’istanza «di legittimo impedimento». L’ultima relazione sulle condizioni di salute depositata dalla difesa «conferma una prognosi minimale che era quella delle precedenti relazioni, auspicandosi che non vi siano peggioramenti e con una ricostruzione rigorosa riguardo anche alla impossibilità di individuare in maniera precisa la durata dell’impedimento. È quello che hanno detto, in modo molto obiettivo e condivisibile, i consulenti». Per questo i giudici hanno rinviato il processo a dopo l’estate con l’obiettivo di «verificare tra qualche mese come stanno le cose». «Riguardo allo stralcio prendo atto - ha spiegato - mi viene da dire come spettatore interessato che comprende la posizione» degli avvocati dei coimputati di Berlusconi che si sono opposti «perché parliamo di un reato a concorso necessario dove la posizione dell’uno è intimamente correlata alla posizione degli altri - ha detto il legale - . Al tempo stesso considero di assoluto buon senso anche la posizione che è stata esternata dall’ufficio di Procura - ha aggiunto Cecconi - perché è inevitabile constatare che la persistenza e permanenza dell’impossibilità di presenziare al processo da parte del dottor Berlusconi inevitabilmente può determinare una paralisi processuale anche per le altre posizione che non hanno formalmente problematiche di impedimento».