È rientrata la rivolta dei detenuti al carcere minorile Beccaria di Milano. Da quanto si apprende non sono stati appiccati incendi all’interno dell’Istituto e non risultano tentativi di evasione o fuga da parte dei minori reclusi all’interno. Nessun ferito nemmeno fra gli agenti di polizia penitenziaria e i colleghi della polizia di Stato, intervenuti sul posto per circondare l’esterno del Beccaria.

I tafferugli sarebbero nati come conseguenza di un provvedimento disciplinare preso nei confronti del detenuto che ieri avrebbe tentato di strangolare un agente portato in ospedale e dimesso con 5 giorni di prognosi. Dei fatti sono stati informati il Procuratore della Repubblica di Milano, Marcello Viola, e la pm Rosaria Stagnaro, titolare dell’inchiesta per torture e maltrattamenti all’interno del carcere che tiene i rapporti quotidiani con il Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità. Circa una 70ina i detenuti che avrebbero partecipato alla rivolta, barricandosi in un’aula del carcere.

Sembra non essersi pace nell’istituto scosso nelle settimane scorse dagli arresti e dalle sospensioni di 21 agenti della polizia penitenziaria accusati di torture e violenze nei confronti dei giovani reclusi. Il 7 maggio scorso, nei giorni successivi al blitz della Procura, nella notte c’era stata una rivolta con distruzione di arredi e tentativi di evasione.