Grave attacco informatico al sito di Ristretti Orizzonti. Ieri notte, il server della redazione è stata vittima di un hackeraggio che ha distrutto tutto l’archivio. «È la terza volta in 20 anni, ma le altre volte non era stato così grave», spiega Francesco Morelli della redazione di Ristretti Orizzonti e curatore del dossier sulle morti in carcere. «È cosa gravissima, un danno irreparabile per noi tutti», dice Rita Bernardini del Partito Radicale esprimendo solidarietà per l’accaduto. Un sito, quello di ristretti, che fornisce giornalmente una rassegna stampa su tutto ciò che riguarda il sistema penitenziario e giudiziario, oltre a documenti, report, approfondimenti sulle criticità che sistematicamente coinvolgono il mondo carcerario. Un sito che viene spesso utilizzato da varie associazioni, ma anche giornali, per documentare dati statistici, notizie che passano inosservate. Un lavoro che la redazione di Ristretti Orizzonti fa accuratamente, nei minimi dettagli.

Realizzata nella Casa di Reclusione di Padova, in questi anni Ristretti Orizzonti è diventata in Italia una fra le più qualificate e autorevoli riviste sui temi del carcere e del disagio sociale legato alla carcerazione. E continua a esserlo. Un pungolo, una luce accesa dove molti non guar- dano. È una redazione fatta di volontari e detenuti intorno alla quale, in più di vent’anni d’attività, sono nati progetti straordinari, percorsi culturali che tante cose in meglio hanno cambiato, nel carcere e nelle persone. Ricordiamo che attualmente sta attraversando un periodo difficile, come ha denunciato Ornella Favero, che di Ristretti Orizzonti è direttore. Non solo, per mancanza di fondi, rischia di chiudere e per questo c’è l’invito ad abbonarsi, ma all’interno dell’istituto di Padova ha avuto un drastico ridimensionamento dei suoi progetti, senza che la direzione del carcere si sia confrontato. «Un pungolo dell’Amministrazione penitenziaria, senza il quale l’amministrazione penitenziaria spesso dormirebbe», disse a suo tempo Roberto Piscitello, direttore della Direzione generale Detenuti e Trattamento del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, riferendosi proprio alle attività di Ristretti.

Un esempio a rischio ridimensionamento è quello relativo al progetto – che dura da 15 anni a questa parte - che si occupa di prevenzione pensando ai giovani studenti e ai loro comportamenti a rischio.

«Protagonisti di questi percorsi – ha scritto Ornello Favero nel suo appello - sono la redazione di Ristretti Orizzonti e i suoi detenuti, che hanno deciso di portare le loro testimonianze mettendosi a disposizione delle classi che entrano in carcere, ma anche il personale della Polizia penitenziaria che accompagna i ragazzi con grande disponibilità e attenzione». Il comune di Padova crede nel valore di questo progetto e lo sostiene da sempre, dai primi incontri dedicati a poche classi, al progressivo coinvolgimento di tantissime scuole. Oggi, come denuncia Favero, c’è il rischio concreto di un ridimensionamento pesante del progetto, da due incontri in carcere a settimana a uno al mese. Altro esempio è la rappresentanza dei detenuti per elezione, non prevista dall’Ordinamento, ma neppure proibita, sperimentata da anni con successo nel carcere di Bollate - e recentemente a Sollicciano, che la scorsa direzione del carcere di Padova aveva approvato: c’erano state le prime elezioni, era in preparazione una formazione per gli eletti, e invece tutto è stato bloccato dal Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria per il Triveneto in nome del rispetto della legge. «Ma allora Bollate e Sollicciano sono fuorilegge?», si chiede Ornella. E poi, come ha già riportato Il Dubbio, la sospensione del progetto virtuoso “Mai dire mail”, avviato da più di un anno e apprezzato da tutti, detenuti, familiari, difensori e tutor universitari, perché permette una comunicazione perenne con i familiari, visto che attualmente, nelle carceri italiane, un detenuto può fare una telefonata di dieci minuti a settimana. Ora si aggiunge questo attacco informatico, fatto da professionisti, non certo da persone qualunque e si sta lavorando per ripristinare il sito. A chi può dar fastidio il lavoro di Ristretti Orizzonti?