«Stamattina sono stati presentati dai gruppi 456 subemendamenti alla proposta del governo sulla riforma del Csm: insieme agli emendamenti già depositati al testo base dovranno essere esaminati circa 700 emendamenti. Un numero importante che richiede la massima collaborazione di tutti. Lunedì sera faremo un ufficio di presidenza per stabilire i prossimi passaggi». Lo riferisce il presidente della commissione Giustizia della Camera Mario Perantoni. Nel dettaglio, sono 60 i subemendamenti della Lega, 68 di Azione, 52 di Forza Italia, 45 di FdI, 38 M5s, 27 del Pd e poco meno di 100 del Misto.

Riforma del Csm, parla Verini

«Dal punto di vista politico, non è tanto la quantità di subemendamenti a preoccupare ma un altro aspetto: la riforma può e deve essere migliorata. Ma non può essere stravolta» afferma Walter Verini, tesoriere del Pd e relatore sulla riforma del Csm.

Riforma del Csm, il commento di Zanettin

«I magistrati non eletti, ma nominati per ruoli politici come quelli di ministro, sottosegretario o assessore, non devono poter rientrare in magistratura». È una delle proposte con cui Forza Italia punta a modificare la riforma del Csm con uno dei subemendamenti depositati oggi in commissione Giustizia alla Camera, come spiega il capogruppo azzurro in commissione, Gianantonio Zanettin. «Le "porte girevoli" devono essere rigide». Proposto il sorteggio temperato per l'elezione della componente togata del Csm.