“Chiediamo all’esecutivo di esercitare le proprie prerogative di iniziativa legislativa volte e prevenire l’applicazione a decorrere dal 1 gennaio 2020 della norma relativa al blocco della prescrizione, contenuta nella legge 3/ 2019 e, in ogni caso, a subordinare detta applicazione alla preventiva attuazione di interventi incisivi ed efficaci, per garantire ai cittadini italiani processi penali giusti e quindi di durata ragionevole”, si legge nella mozione.

“Alcuni partiti - dichiara Bonino stanno dicendo che presenteranno una proposta di legge. Vorrei solo segnalare i tempi: le proposte vanno tutte bene ma questa prescrizione entra in vigore il primo gennaio. Se già eravamo al fine pena mai il passo ulteriore è ’ fine processo mai’”. “Dobbiamo fermare questa barbarie: facciamo una doccia fredda e magari dopo ci viene in mente un’idea più ragionevole. Spero che il fronte ampio che si sta aprendo porti buonsenso in una maggioranza che sembra aver perso il senso di come si amministra. È in discussione lo Stato di diritto, già sottoposto a vari fenomeni di sgretolamenti”, ha aggiunto.

Tra i presenti, e firmatari, diversi esponenti di Forza Italia. “Il diritto, la Costituzione - ha affermato il senatore azzurro Enrico Aimi - sono una cosa viva. Assistere a questo tipo di stupro del nostri codice penale è qualcosa di avvilente. Si vanno a scardinare i principi di civiltà di cui siamo stati portatori”. “Bonafede ha aggiunto Aimi - prima di aprire la bocca dovrebbe aprire il codice”. Per il deputato e compagno di partito Enrico Costa, capo delegazione in Commissione giustizia a Montecitorio, “o si danno dei segnali e si mettono i 5s davanti al fatto compiuto, o questa roba entra in vigore. È una cosa grave, perché poi non si torna indietro”.

I due forzisti, insieme anche ai colleghi Francesco Paolo Sisto, Sergio Mulè e Pierantonio Zanettin, avevano partecipato il giorno prima anche alla maratona oratoria organizzata dalle Camere penali contro la riforma voluta da Bonafede davanti alla Cassazione. “L’antipolitica - ha infine concluso il senatore socialista Riccardo Nencini - è un demone. Ciò che si vende agli italiani è completamente falso”.