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Gli ultimi due suicidi nel carcere di Paola che avevano sollevato una serie di dubbi sono oggetto di una serie di interrogazioni parlamentari. Dopo la denuncia dell'attivista radicale Emilio Quintieri - riportata anche da Il Dubbio -, il senatore Peppe De Cristofaro (Sinistra Italiana), vice presidente della Commissione affari esteri, membro della Commissione straordinaria per la tutela dei diritti umani e della commissione bicamerale antimafia, ha presentato un'interrogazione a risposta scritta al ministro della Giustizia Andrea Orlando e a Paolo Gentiloni, ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L'atto di sindacato ispettivo è stato sottoscritto anche da Loredana De Petris, presidente del gruppo misto e capogruppo di Sinistra Italiana a Palazzo Madama.I senatori, premesso quanto riferitogli dall'esponente radicale Emilio Quintieri circa le strane morti avvenute recentemente nella Casa Circondariale di Paola - una delle quali già oggetto di interrogazione al Ministro della Giustizia da parte dell'onorevole Enza Bruno Bossio, deputata del Partito Democratico - e il comportamento tenuto dalla direzione dell'istituto penitenziario, hanno chiesto di sapere se e di quali informazioni dispongano i ministri interrogati, ognuno per la parte di propria competenza, circa i fatti relativi al decesso di Youssef Mouhcine, il 31enne marocchino, deceduto nella notte tra il 23 ed il 24 ottobre a pochi giorni dalla sua scarcerazione nonché del decesso di Maurilio Pio Morabito, il 46enne calabrese, deceduto nella notte tra il 28 ed il 29 aprile scorso, sempre nell'imminenza del fine pena. Inoltre sono stati posti diversi quesiti a cui il governo dovrà rispondere. Ovvero quali sono le cause che hanno cagionato il decesso del detenuto ed in particolare che cosa sia emerso dagli accertamenti autoptici disposti dall'autorità giudiziaria competente; se risulta con quale modalità, nella notte tra il 23 ed il 24 ottobre 2016, giorno in cui è morto il detenuto Youssef Mouhcine, fosse garantita la sorveglianza all'interno dell'istituto e se al momento del decesso fosse presente il medico penitenziario; per quali motivi i familiari di Mouhcine non sono stati tempestivamente avvisati dell'avvenuto decesso da parte della Direzione dell'Istituto di Paola come prevede la normativa vigente in materia e se, con riferimento a tale omissione, il governo non ritenga opportuno adottare gli opportuni provvedimenti disciplinari nei confronti del direttore; per quali motivi la direzione dell'istituto ha provveduto, a cura e spese dell'amministrazione, alla sepoltura del detenuto straniero presso il cimitero di Paola, pur essendo a conoscenza che la famiglia voleva la salma per il funerale e se, con riferimento a tale abuso, non ritenga opportuno adottare gli opportuni provvedimenti disciplinari nei confronti del direttore. Inoltre, sempre nell'interrogazione, si chiede al governo per quali ragioni la direzione dell'istituto ha inevaso la richiesta del consolato generale del Regno del Marocco di Palermo e se, anche con riferimento a tale omissione, non ritenga opportuno adottare gli opportuni provvedimenti disciplinari nei confronti del direttore. Per ultimo, ma non per ordine di importanza, chiede al governo se nella casa circondariale di Paola, alla data odierna, vengano ancora utilizzate le "celle lisce" così come recentemente accertato da una visita effettuata da una delegazione di Radicali Italiani.Nella casa circondariale di Paola, secondo quanto scrivono i senatori di Sinistra Italiana De Cristofaro e De Petris nella loro interrogazione, alla data del 31 ottobre 2016, a fronte di una capienza regolamentare di 182 posti, vi erano ristretti 218 detenuti (36 in esubero), 84 dei quali stranieri. Nell'istituto, come più volte denunciato dai Radicali Italiani all'esito di alcune visite effettuate, non vi sono mediatori culturali nonostante la rilevante presenza di stranieri.È stato precisato che la famiglia di Mouhcine, quale parte offesa, ha ritenuto di nominare un difensore di fiducia, avvocato Manuela Gasparri del Foro di Paola, affinché venga fatta piena luce sulla morte del proprio congiunto, non credendo alla versione del suicidio fornita dall'amministrazione penitenziaria.Altra dettagliata interrogazione ai ministri Orlando e Gentiloni è stata presentata dai senatori Francesco Molinari (Italia dei Valori), Ivana Simeoni (Misto), Serenella Fucksia (Misto) e Giuseppe Vacciano (Misto).Anche loro hanno chiesto di apprendere dal governo se i fatti riferiti corrispondano al vero. Inoltre, hanno chiesto - qualora non sia stato già fatto nell'immediatezza dei fatti -, di avviare una indagine interna al fine di chiarire l'esatta dinamica del decesso del detenuto, per appurare se nei confronti dello stesso siano state predisposte tutte le misure di sorveglianza in termini di custodia in carcere e tutela sanitaria e se vi siano responsabilità di tipo penale o disciplinare attribuibili al personale che aveva in cura e custodia il detenuto.