Maggiore trasparenza e procedure più rapide: questo l’obiettivo del portale delle vendite pubbliche, che ha preso il via venerdì in fase sperimentale. Un portale unico, che diventerà un riferimento per tutti coloro, professionisti e cittadini, cercheranno informazioni sul mercato dei beni, mobili e immobili, sottoposti a procedure di insolvenza.

Un progetto, tra i primi in Europa, portato avanti dal ministro della Giustizia Andrea Orlando, che con il capo di gabinetto Giovanni Melillo, il direttore generale dei sistemi informatici automatizzati (Dgsia) Pasquale Liccardo e il referente dell’area civile della Dgsia Francesco Cottone, ha presentato la prima fase in via di sperimentazione: «Ci sarà una valutazione più trasparente sulla quantificazione del valore dei crediti e le procedure, di conseguenza, saranno più rapide. Si tratta di un intervento importante - ha rilevato il Guardasigilli - anche per evitare corruzione e infiltrazioni criminali, che vale più dell’inasprimento delle pene: se c’è un campo in cui vi sono tali rischi è proprio questo. Non abbiamo la pretesa di eliminare del tutto il rischio, ma mettiamo in campo elementi di contrasto e di prevenzione».

Il progetto del ministero della Giustizia, in realtà, ha obiettivi ancora più ambiziosi: in aprile, infatti, dovrebbe prendere il via anche la sperimentazione di un registro delle procedure con una parte a pagamento, magari con una moneta "virtuale" e i proventi verrebbero utilizzati per continuare a implementare il sistema - in cui sarà possibile tracciare un "rating" dei crediti. I beni finora incagliati nelle lungaggini delle procedure raggiungono un valore di 180 miliardi di euro, secondo quanto stimato dagli esperti, e la giustizia, attraverso un raccordo migliore con il mercato, potrebbe non più essere un freno, ma un fattore moltiplicatore per le attività di imprese e cittadini.