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Carcere

Migranti nei Cpr trattati peggio che in carcere: tossicodipendenti senza metadone

I migranti tossicodipendenti trattenuti nel Cpr compiono atroci gesti per attirare l’attenzione sul loro stato di crisi di astinenza
sopportare. Tale soggetto, qualche settimana prima dell’accesso dei due senatori al Cpr di Milano, era stato tra-sferito in carcere in ragione di una pregressa condanna di-ventata esecutiva nelle more. Da quanto appreso, in carce-re ha potuto godere di una mi-sura alternativa ed essere as-segnato ad una comunità. «Questa – si legge nel rappor-to dei senatori - è una delle tan-te conferme dell'affermazio-ne che sempre ricorre tra chi è passato attraverso entrambe le esperienze: ' è peggio del carcere'. Costretto a crisi di astinenza forzate, abbando-nato a sé stesso, è dovuto fini-re in carcere per poter riceve-re adeguate cure e vedersi ri-conosciuta l'opportunità di una vita più dignitosa». D. A.
15 settembre, 2021 • 18:19
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