Il 18 febbraio 2022 alle ore 11 presso l’Aula della Corte di Assise della sede di Rialto del Tribunale di Venezia è indetta una conferenza dedicata ai media alla presenza del Presidente del Tribunale di Venezia Salvatore Laganà, della Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Venezia Federica Santinon, del Presidente della Camera Penale Veneziana Renzo Fogliata e del Presidente dell'Unione Veneta delle Camere Penali Federico Vianelli. Sarà l'occasione per fare il punto sulle difficoltà del comparto giustizia veneziana.

Tribunale di Venezia, i temi della conferenza stampa

«La situazione degli organici dei magistrati e del personale di Cancelleria del Tribunale distrettuale di Venezia ha raggiunto di recente un livello tale di carenza che rende indifferibile un intervento, sia da parte di chi rappresenta l’Ufficio giudiziario che da parte dell’Avvocatura, in tutte le sue articolazioni, per denunciare all’opinione pubblica ed agli utenti l’assoluta insostenibilità della situazione e per esigere da tutti i responsabili, politici ed amministrativi, l’adozione urgente di soluzioni, anche straordinarie, che possano porre rimedio ad un simile stato di fatto che rappresenta un vulnus principalmente ai diritti dei cittadini e un freno gravissimo alla crescita economica dell’intera Regione» si legge in un documento a firma dei quattro relatori.

Posti vacanti, preoccupati sia magistrati che avvocati

«La pubblicazione dei posti vacanti, disposta dalla Terza Commissione del C.S.M., ha purtroppo registrato un bilancio totalmente negativo, posto che a fronte di una o forse due coperture dei cinque posti pubblicati, sono cinque i trasferimenti certi ad altra sede. In data 7 gennaio 2022 altri cinque giudici del Tribunale di Venezia, già assegnati alla Sezione GIP/GUP e alla Sezione Distrettuale per il Riesame, hanno lasciato il Tribunale di Venezia per assumere funzioni di Consigliere presso la Corte di Appello di Venezia. Nel contempo, la prima sezione penale registrava due nuove scoperture: in data 8 novembre 2021 un giudice ha preso possesso presso il Tribunale per i Minorenni di Venezia ed in data primo gennaio 2022 altro giudice è stato collocato in quiescenza anticipata» evidenziano gli organizzatori della conferenza stampa.

Al Tribunale di Venezia mancano tanti giudici

«Il Tribunale si trova sguarnito del 30% dei propri Giudici, se non addirittura in misura superiore nel caso in cui fosse accolta la richiesta di revoca straordinaria. Un siffatto drammatico quadro risulta amplificato dalla presenza -purtroppo- di taluni magistrati in condizioni di salute tali da non consentire l'esercizio a pieno delle funzioni giurisdizionali e dal fatto che, allo stato, tre magistrate sono in astensione per maternità, e hanno preannunciato anche un periodo di astensione facoltativa, mentre altra giudice ha già comunicato il suo stato di maternità, con riserva di verifica di interdizione obbligatoria. Il quadro delle scoperture, considerate queste particolari situazioni soggettive, si attesta a un totale variabile tra 20 e 21 magistrati che saranno, di ruolo o di fatto, assenti prossimamente».

Concorsi banditi solo per Venezia

«È un vulnus per l’intera comunità di questa Regione a fronte del quale non è più differibile una immediata presa di responsabilità da parte della politica e dei massimi rappresentanti, a ogni livello, delle istituzioni locali e nazionali cui si chiede di adottare, con il coraggio, energia e tempestività ogni possibile intervento per superare l'attuale, gravissimo stato dell'Ufficio. E tali interventi – perché non sia solo una denuncia ma anche una proposta concreta–appaiono certamente realizzabili sol che ci sia una inequivoca volontà in tal senso e sinergia d’intenti: da concorsi riservati solo alla sede di Venezia, onde evitare, come è già accaduto, la dispersione delle risorse ad altre sedi della terraferma; all’approntamento dimezzi necessari per il minimo funzionamento dell’Ufficio giudiziario; a una normativa speciale per Venezia, che riconosca - al pari di quanto è già in essere per il personale della Polizia Penitenziaria (che fa capo al medesimo Ministero della Giustizia) - al personale degli Uffici Giudiziari un’indennità per sede disagiata; alla previsione di una serie di altri incentivi economici in favore di chi verrà assegnato a questo Tribunale»