PHOTO
Dopo la svolta cinematografica delle accuse a Massimo Bossetti, lOsservatorio Informazione giudiziaria dellUnione Camere penali diffuse una nota molto dura. In particolare per la forzatura più plateale, il filmato del furgone bianco: un video realizzato dal Ris dei carabinieri in modo dichiaratamente artificiale, con la selezione di alcuni tra i molti frame acquisiti dalle telecamere di Brembate di Sopra in cui comparirebbe il mezzo dellimputato. Immagini mai acquisite agli atti del processo ma che lo hanno condizionato, sostiene lUcpi. «Queste forzature hanno un effetto duplice: influenzano i giudici, soprattutto in casi in cui la Corte è composta anche da non togati, e gli stessi testimoni», spiega lavvocato Renato Borzone, che dellOsservatorio dellUcpi è il responsabile.Immagini come quelle del furgone e dellarresto hanno indebolito la posizione di Bossetti?Assolutamente sì. Lo dico al di là di ogni valutazione di merito sulla colpevolezza dellimputato. Non cè dubbio che la sua posizione processuale sua divenuta molto più debole a causa di queste rappresentazioni costruite ad uso dei media. Ed è chiaro che gli investigatori, nel diffondere quei filmati, perseguissero proprio lo scopo di colpire limmagine di Bossetti.Cosa intende dire?Che prima la rappresentazione del processo sui giornali rispondeva più che altro a esigenze di scambio tra inquirenti e stampa: io pm ti passo le notizie, tu cronista magnifichi i miei meriti. Dinamica che spesso coinvolgeva anche gli avvocati. Ma ora siamo ben oltre tutto questo.Perché si è più spietati nel colpire limmagine delle persone?Perché linformazione giudiziaria è diventata una prosecuzione delle indagini con altri mezzi. Costituisce un elemento accessorio di forza a disposizione dellaccusa. Anche perché lorientamento colpevolista diventa sempre più preponderante, tra i media. Forse in virtù di un approccio autoritario secondo cui laccusa ha sempre ragione.Il processo Bossetti è il paradigma di tutto questo?Se si riferisce alla enfatizzazione della colpevolezza dellimputato, lo è stato senza dubbio. Si è assistito a una spinta fortissima a mostrare Bossetti come già colpevole prima ancora che iniziasse il processo. Alcune cose sono state vergognose.Quali?Le immagini dellarresto: hanno esibito lumiliazione di un uomo, sarebbero state vergognose persino se allepoca dei fatti fosse già emersa una prova certa di colpevolezza. Non possiamo pensare che quelle immagini siano state riprese per caso, né che in modo casuale siano state diffuse e proposte ripetutamente. Dopo mesi in cui la posizione di un indagato viene rappresentata in un certo modo i riflessi sul processo sono inevitabili.Come può affermarlo in modo così netto?Lo dicono gli psicologi e gli scienziati della comunicazione come quelli che lUnione delle Camere penali ha riunito nei mesi scorsi a Bologna: hanno spiegato in modo preciso i meccanismi che consentono di condizionare giudici e testimoni attraverso le campagne colpevoliste.