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Un incontro conoscitivo, anzi «una manifestazione di disponibilità al lavoro comune», come lo ha definito il presidente del Consiglio Nazionale Forense, Andrea Mascherin. Il presidente del Cnf e una delegazione dell’Ocf composta dal coordinatore Antonio Rosa, il segretario Giovanni Malinconico, Armando Rossi dell’ufficio di coordinamento hanno incontrato per un confronto sui temi chiave in materia di giustizia una delegazione del Movimento Cinque Stelle, rappresentata dalla Capogruppo M5S in Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati, Angela Sarafia e dai componenti della Commissione in quota M5S. Mascherin ha sottolineato l’importanza di «recuperare un’idea di giurisdizione autonoma e indipendente. La magistratura deve essere forte e non condizionabile, ma l’avvocatura deve essere il suo equilibratore tecnico e per questo godere della stessa indipendenza». Per questo, il presidente del Cnf ha ribadito l’importanza di portare avanti il progetto di modifica costituzionale che introduca la figura dell’avvocato in Costituzione. Inoltre, ha ricordato come l’avvocatura sia in campo contro il linguaggio dell’odio sui social media e il processo mediatico: «Due storture che rischiano di essere un forte condizionamento per avvocatura e magistratura, con casi di linciaggio online per una sentenza non gradita o per una difesa che secondo l’opinione pubblica non doveva essere assunta. Bisogna impegnarsi per combattere questa deriva, a difesa della giurisdizione». Dal punto di vista dei provvedimenti nel settore- giustizia, ha avvertito come «non esistano riforme a costo zero e che non bisogna neanche essere sospinti dalla “riformite”, ma da un giusto spirito di impegno per la legalità e la giustizia. Per rendere più veloci i processi bisogna investire denaro in per- sonale togato e amministrativo e in edilizia giudiziaria». Sempre analizzando i temi di rilievo per l’avvocatura, Mascherin ha ricordato l’importanza e anzi la necessità nell’interesse dei cittadini di potenziare l’istituto del patrocinio a spese dello Stato e di «non sacrificare la giustizia di prossimità, considerando le differenze territoriali del nostro Paese ma sempre tenendo fermo l’obiettivo di dare risposta al bisogno di giustizia». Un elemento, questo, di stretta attualità perchè collegato alla proposta di riforma della legge fallimentare.
Il messaggio forte lanciato dall’avvocatura è quello della necessità di «vere riforme, non solo annunci». Proprio a questo proposito, Mascherin ha evidenziato l’importanza di «recuperare la centralità del Parlamento e la sua attività legislativa, perchè solo in questo modo è possibile un dibattito più completo e approfondito». Infine, il presidente del Cnf ha anche avanzato la proposta di inserire l’ambiente in Costituzione, «come soggetto di diritto, per garantire una maggiore tutela alla salvaguardia del territorio».
Al termine dell’incontro è stato consegnato un promemoria comune che riassume l’agenda degli impegni del Consiglio Nazionale Forense e dell’OCF a partire dal rafforzamento del ruolo dell’avvocato in Costituzione. Il coordinatore di Ocf, Antonio Rosa, si è detto soddisfatto: «Abbiamo registrato ampia disponibilità al dialogo e al confronto. Ci siamo presentati come avvocatura unita perché solo se siamo uniti si possono vincere le battaglie che stanno a cuore dell’Avvocatura tutta. Siamo certi che questo sarà il primo di una serie di incontri e ci auguriamo che da qui possa partire una stagione di dialogo e confronto costruttivo». E Mascherin ha aggiunto: «Ho manifestato la nostra disponibilità a dare assistenza e supporto a tutte le riforme utili ad un più corretto funzionamento del sistema giudiziario. Mi sembra ci siano le premesse per una collaborazione concreta e positiva, sia sui temi condivisi sia su quelli in cui le posizioni non coincidono».