"Responsabilmente e per desiderio di riportare serenità attorno alla vicenda, la dottoressa Simona Merra, pur ribadendo la propria correttezza nella conduzione delle indagini, ha deciso di astenersi dall'ulteriore trattazione del procedimento". Lo rende noto il procuratore di Trani, Francesco Giannella, in relazione alle polemiche suscitate dalle foto che ritraggono la pm in atteggiamenti confidenziali con il difensore di uno degli indagati del disastro ferroviario del 12 luglio scorso in Puglia nel quale hanno perso la vita 23 persone. "Il procuratore della Repubblica facente funzioni presso il Tribunale di Trani - scrive Giannella in una nota - in relazione alle preoccupazioni manifestate dai parenti delle vittime in seguito alla pubblicazione di fotografie che sembrerebbero denunciare un rapporto di familiarità tra uno dei magistrati titolari del procedimento relativo e il difensore di uno degli indagati, intende rassicurare quanti soffrono le conseguenze della terribile vicenda che le indagini sono state fin qui condotte e continueranno ad essere condotte nella più rigorosa imparzialità e trasparenza".L'uomo che negli scatti della discordia baciava il piede del pm è Leonardo De Cesare, legale del capostazione di Andria Vito Piccarreta. Su quanto avviene nel Tribunale di Trani la prima commissione del Csm ha aperto un procedimento per verificare l'incompatibilità ambientale dei magistrati pugliesi e in particolare del pm Antonio Savasta, al centro di alcuni degli esposti pervenuti al Csm. Anche il romanzo dell'ex gip di Trani Roberto Oliveri del Castillo, «Frammenti di storie semplici», che racconta episodi in apparenza riferibili proprio alla Procura pugliese, è all'attenzione del Csm. Il procedimento si concentra sui rapporti tra magistrati e avvocati, che non sarebbero sempre contenuti nei limiti della correttezza. "A tal fine, nella consapevolezza della complessità tecnica delle verifiche - aggiunge Giannella - ma anche della delicatezza dell' inchiesta riguardante tragedie umane immani e irrimediabili, sono state assunte nell'immediatezza regole organizzative per le quali ogni iniziativa investigativa, atto e provvedimento del procedimento è stato adottato e sarà adottato collegialmente dai magistrati contitolari dell'indagine, coordinati in prima persona dal Procuratore stesso, al quale, come disposto con provvedimenti del 13 e del 25 luglio 2016, essi riferiscono costantemente l'evoluzione delle indagini ed iniziative".