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Il decreto legge che il governo sta predisponendo in queste ore per prorogare a 72 anni l'età della pensione per alcuni alti magistrati che, altrimenti, avrebbero lasciato il servizio attivo il prossimo 31 dicembre, contiene al suo interno anche delle novità procedurali che, nelle intenzioni dell'esecutivo, consentirebbero di "accelerare" i processi in Cassazione. Fra le varie misure che il governo starebbe approntando, infatti, ci sarebbe quella di impiegare i magistrati attualmente in servizio presso il Massimario della Corte di Cassazione per la composizione dei collegi della predetta Corte.Seguendo l'equazione: più collegiuguale più sentenze. Il provvedimento, di cui ancora non si conosce però il testo definitivo, sta già comunque facendo molto discutere gli "addetti ai lavori". Sia i magistrati e sia gli avvocati.Attualmente, per poter ricoprire funzione giudicanti di legittimità, la legge prevede che un magistrato debba (salvo deroghe particolari) aver conseguito almeno la quarta valutazione di professionalità. Cioè debba possedere la qualifica di consigliere d'appello. Oltre all'anzianità di servizio, bisogna inoltre dimostrare il possesso di una determinata serie di requisiti professionali, la pluralità delle esperienze e la varietà delle funzioni svolte.Per ricoprire il ruolo di magistrato addetto al Massimario, cioè l'ufficio della Corte di Cassazione che si occupa di estrapolare dalle sentenze il principio di diritto, espresso dalla pronuncia medesima, cui si uniformeranno in futuro i magistrati nelle loro decisioni, invece, è sufficiente essere in possesso della qualifica di magistrato di tribunale. Qualifica che si acquisisce dopo pochi anni di carriera.Con la modifica legislativa che si andrebbe ad approvare, dunque, un congruo numero di magistrati che non avrebbero neppure potuto concorrere a tale ruolo, proprio per mancanza dei requisiti soggettivi, eserciterebbero di colpo le superiori funzioni di legittimità. Senza dover essere soggetti alle previste valutazione dei Consigli giudiziari e del Consiglio superiore della magistratura. Va tenuta ben presente la delicatezza delle funzioni della Corte di Cassazione nell'ordinamento italiano. Essendo l'ultimo grado di giudizio, cui consegue la definitività delle sentenze.Non sono, infine, state fornite al momento informazioni in ordine alle modalità in cui i magistrati del Massimario dovrebbero andare a comporre i collegi della Corte. Nei prossimi giorni dovrebbe essere pronto l'articolato definitivo.