Formazione adeguata, revisione dei profili professionali e dell'intera pianta organica del personale amministrativo. Sono i punti principali al centro della direttiva firmata dal ministro Andrea Orlando e inviata ai vertici del dipartimento Organizzazione giudiziaria per favorire l'inserimento delle nuove risorse di personale. È questa la risposta, si legge in una nota di via Arenula, «alle polemiche avviate in qualche ufficio giudiziario sotto lo slogan "da barellieri a cancellieri"». Oltre a non tener conto «della dignità e della professionalità di questo personale, reclutato attraverso bandi di mobilità volontaria, mobilità obbligatoria e di riqualificazione», si osserva nel comunicato del ministero della Giustizia, «questo tipo di polemica appare sterile e fine a se stessa. Con le procedure di acquisizione del personale in mobilità obbligatoria, hanno preso servizio l'1 settembre scorso 344 nuove risorse, di cui 73 provenienti dagli enti di area vasta e 286 dalla Croce Rossa Italiana», prosegue la nota. «L'equiparazione delle loro mansioni e profili è avvenuta ai sensi della normativa vigente, ma il ministero ha già programmato percorsi di formazione specifica. Saranno rivisti e rimodulati i profili professionali, riconsiderata la definizione di alcune mansioni e inserite nuove figure attualmente non presenti nell'amministrazione della giustizia. Il tutto secondo un piano di linee di intervento dettato ai capi degli uffici giudiziari, proprio per evitare che in udienza arrivi personale non all'altezza di starvi».