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L’attuale direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, una delle tre agenzie fiscali ( le altre sono l’Agenzia d demanio e l’Agenzia delle entrate) che svolgono le attività tecnico- operative prima di competenza del Ministero delle finanze, è “abusivo”.
Il Governo, secondo il Consiglio superiore della magistratura, non poteva nominare per quell’incarico Giovanni Kessler, magistrato trentino dal lungo curriculum lontano dalla giurisdizione. L’incredibile vicenda ha origine ad ottobre dello scorso anno quando Kessler, dal gennaio del 2011 in aspettativa presso l’Ufficio Antifrode Europeo ( Olaf) a Bruxelles in qualità di direttore, chiede di rimanere “fuori ruolo” per andare a ricoprire l’in- carico di numero uno dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli. Il Csm, a cui compete l’autorizzazione, tergiversa: Kessler infatti è da oltre 18 anni lontano dai Tribunali e per le norme vigenti, volute dall’allora ministro della Giustizia Paola Severino, il periodo massimo per il quale un magistrato può essere autorizzato a riporre la toga nell’armadio è di 10 anni. Trascorsi questi 10 anni, anche non continuativi, il magistrato deve obbligatoriamente tornare a scrivere le sentenze. I tempi del Governo non sono però compatibili con quelli dell’Ufficio studi del Csm che deve valutare se «il servizio prestato presso l’Olaf possa essere equiparato ad una attività di tipo giurisdizionale e non amministrativo», in modo da poter decurtare gli anni a Bruxelles. Il ottobre scorso, essendo il posto vacante, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella su sollecitazione del Governo firma dunque il decreto di nomina a direttore dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli per Kessler.
Il magistrato lascia così Bruxelles per insediarsi nei prestigiosi uffici dell’Eur a Roma. Sotto di lui, diverse decine di migliaia di dipendenti sparsi in tutta Italia ed un bilancio da gestire di circa un miliardo di euro.
A fine febbraio di quest’anno la doccia fredda: da Palazzo dei Marescialli fanno sapere a Kessler che ha esaurito tutti i bonus temporali per il fuori ruolo, non essendo equiparabile l’Olaf ad una Corte di giustizia europea. La notizia viene comunicata al magistrato con il contestuale invito ad indicare in quale Ufficio giudiziario voglia tornare a svolgere le funzioni giurisdizionali. Kessler risponde qualche settimana dopo dicendo di volersi rimettere «alla scelta del Csm».
Ieri, la decisione del Plenum: sostituto procuratore a Bolzano, posto ricoperto da Kessler fino al 1998 prima di intraprendere una girandola di fuori ruolo ( vice capo della Kosovo Verification Mission dell’Osce, parlamentare dell’Ulivo nella XV legislatura, Alto commissario per la lotta alla contraffazione, presidente del Consiglio della Provincia autonoma di di Trento, direttore generale dell’Olaf). Al futuro esecutivo, invece, il compito di nominare il nuovo direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli.