No all'obbligo di lasciare la toga dopo un'esperienza politica. E sia resa più flessibile la durata dello stop alle funzioni giurisdizionali per i magistrati amministrativi, dopo lo svolgimento di incarichi da capo di gabinetto nei ministeri e meno rigido il divieto il giudicare. L'Associazione dei magistrati del Consiglio di Stato chiede al Parlamento di modificare le norme sulle porte girevoli contenute nella riforma del governo sul Csm e l'ordinamento giudiziario. Meglio «una pausa di raffreddamento al posto della definitiva inibizione delle funzioni giurisdizionali», ha detto la presidente dell'associazione Rosanna De Nictolis, nel corso di un'audizione davanti alla Commissione Giustizia della Camera dei Deputati, sottolineando che comunque al momento «non ci sono consiglieri di stato impegnati in incarichi politici elettivi». Quanto agli incarichi tecnici, come quello di capo di gabinetto, «servirebbe una pausa di raffreddamento flessibile da sei mesi a tre anni, decisa dall'organo di governo autonomo dei magistrati amministrativi. E ove non sia in concreto possibile la destinazione a funzioni non giurisdizionali (in primis, ma non solo, per i magistrati dei Tar), l'Organo di autogoverno dovrebbe poter motivatamente individuare le sedi e le sezioni di assegnazione idonee ad escludere (in ragione degli affari assegnati, come già adesso avviene) ogni incompatibilità»