Puntare all’umanizzazione del carcere. La Regione Toscana è da tempo impegnata su questo fronte e lo ha confermato approvando due provvedimenti per le case circondariali fiorentine Sollicciano e ' Mario Gozzini': con il primo si investono 4 milioni per favorire l'efficientamento, e quindi il comfort degli ambienti carcerari, e al tempo stesso per risparmiare energia; con la seconda si finanzia un progetto che promuove e arricchisce le attività delle biblioteche interne.

Assessore in campo Quattro sono le assessore della giunta toscana che si sono unite per mettere ciascuna un tassello al grande tema della vivibilità del carcere, della dignità di chi qui è ospite e di chi ci lavora. La vicepresidente Monica Barni, l'assessore al diritto alla salute e sociale Stefania Saccardi, l'assessore all'ambiente e energia Federica Fratoni e Cristina Grieco, assessore all'istruzione, formazione e lavoro hanno presentato in una conferenza stampa le novità per le carceri di Sollicciano e per il ' Mario Gozzini' di Firenze. Con loro, il direttore del ' Mario Gozzini', Antonella Tuoni, il provveditore interregionale alle opere pubbliche di Toscana Marche Umbria, Marco Guardabassi e il garante dei detenuti del comune di Firenze, Eros Cruccolini.

«Il tema dei diritti deve occupare i primi posti dell'agenda di ogni amministratore – ha detto l'assessore Federica Fratoni presentando il finanziamento di 4 milioni che la Regione Toscana impiega per l'efficientamento energetico di Sollicciano e del Mario Gozzini – Sicuramente i detenuti non possono essere cittadini di serie B, ma devono essere considerati nelle loro esigenze anche perché le carceri devono garantire un livello di vivibilità che non può essere negato a nessuno».

Interventi sull'efficentamento energetico Il progetto ha ottenuto l’autorizzazione dall’Europa per spendere i fondi Fesr anche su immobili pubblici e hanno costruito con le amministrazioni coinvolte un accordo di programma molto importante e impegnativo che oggi consente di procedere molto speditamente sulla realizzazione di interventi che vanno dalla copertura al cappotto termico, alla sostituzione caldaie all'installazione del fotovoltaico.

«Stiamo parlando di interventi – ha continuato l’assessore - che da un lato conseguono quella finalità ambientale che è la riduzione delle emissioni di Co2 ma al tempo stesso migliorano il comfort e la vivibilità degli ambienti ed è questa la priorità che ogni amministratore deve darsi. Ringrazio quindi per il contributo fondamentale il ministero della Giustizia, il direttore del carcere, il garante dei detenuti di Firenze: abbiamo fatto un bel gioco di squadra e di qui a poco tempo potremo consentire a Sollicciano di recuperare qualche divario che in questo momento diventa a volte intollerabile».

Ministero e Regione Finalmente sono arrivati in fondo grazie a un lavoro di concerto tra ministero della Giustizia e la Regione. Il ministero aveva già trovato a suo tempo 3 milioni per investimenti e la Regione ne ha aggiunti altri 4 di fondi europei che hanno così permesso di fare lavori di ristrutturazione nel complesso di Sollicciano e di efficientamento energetico che ci consentono di rendere il carcere un luogo dove i diritti delle persone non siano costantemente violati.

«La Regione Toscana - ha commentato la vicepresidente Monica Barni - è impegnata da molti anni anche sul piano culturale per migliorare la qualità della vita dei detenuti, ad esempio, attraverso il linguaggio dell'arte che aiuta la crescita civile e sociale di qualsiasi cittadino. Sollicciano e Gozzini sono inseriti nel più ampio progetto “Teatro e Carcere” che la regione realizza in tutti i luoghi di detenzione della Toscana».

Si tratta di esperienze che offrono non solo opportunità di socializzazione ma danno anche una possibilità di futuro. Parallelamente la regione vuole lavorare sul piano della promozione della lettura, capacità linguistica fondamentale per l'esercizio della cittadinanza, sostenendo le biblioteche nelle carceri, che devono diventare sempre più luoghi di aggregazione e di socializzazione.

«Quella del carcerato è una condizione transitoria – ha commentato l'assessore Cristina Grieco – e le pene, come recita la Costituzione all'articolo 27, devono tendere alla rieducazione. Il nostro obiettivo, con queste iniziative e laboratori, è quello di contrastare il rischio di recidiva e di offrire una formazione e strumenti affinché chi ha sbagliato e ha pagato per il suo errore, abbia anche la possibilità di esercitare il diritto sacrosanto a ricostruirsi una vita, attraverso percorsi che aiutano a creare il proprio futuro all'interno della società. Che è, appunto, ciò che vuole la nostra Legge fondamentale».

È intervenuto anche il direttore del carcere di Sollicciano, Fabio Prestopino. «L'efficientamento energetico della casa circondariale di Sollicciano, finanziato dalla Regione Toscana – ha commentato il direttore - è parte rilevante di un pacchetto di interventi rivolti al miglioramento delle condizioni detentive e di lavoro nel principale istituto fiorentino, assieme all'isolamento termico di facciate e coperture ed alla realizzazione di un nuovo edificio dedicato ad attività di formazione professionale e lavorative, finanziati dal ministero della Giustizia».