Mercoledì a Roma, a partire dalle ore 11, si terrà nella Sala Cristallo dell'Hotel Nazionale "Il giorno della giustizia (e dell'economia) ". Previste sei ore di dibattito, organizzate dall'associazione politica "La Marianna". «Non si tratterà di una riunione di belle parole: la condizione della giustizia italiana è tale da rendere ormai superflua ogni denuncia», preannuncia il promotore, Giovanni Negri, ex segretario del Partito radicale che ha dato vita a questo nuovo percorso di aggregazione aperto a pannelliani e non solo. «Verranno presentate proposte immediatamente attuabili per smaltire l'arretrato accumulato nei palazzi di giustizia e per consentire quegli investimenti economici internazionali rallentati dall'eccessivo carico della giustizia civile. Senza organizzare battaglie specifiche nel Paese non si potranno curare né il sovraffollamento dei Tribunali, che fa perdere all'economia italiana un punto di Pil all'anno, né la cattiva organizzazione della giustizia penale, che ingolfa di arretrati i palazzi di giustizia e troppo spesso crocifigge i diritti dei cittadini», ha aggiunto Negri. Il convegno è stato simbolicamente diviso in due macro-aree, denominate efficacemente "Dei delitti e delle pene" e "Dei mancati profitti e delle perdite". Al microfono si alterneranno oratori qualificati, che di rado intervengono in pubblico, come il generale Mario Mori, che ha aderito all'iniziativa della "Marianna", e il manager internazionale Bernard Chittaro. Alle loro testimonianze seguiranno diversi interventi: il procuratore aggiunto di Torino Paolo Borgna proporrà le sue idee per un ritorno alla normalità, mentre l'attuale quadro della giustizia sarà tracciato dal professor Giuseppe Di Federico. Parleranno gli avvocati Fabio Ghiberti del Foro di Torino, Claudio Vivani (Studio Tosetto Weigmann) e Tommaso Ricolfi (Studio Benessia ? Maccagno e Bassilana). I Radicali saranno rappresentati da Giuseppe Rossodivita e da Rita Bernardini. Parleranno anche il direttore del Dubbio Piero Sansonetti e il direttore tributario del ministero dell'Economia Giovanni Passariello