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Quest’anno c’è stata una importante novità al Premio Bookciak Azione! 2018, VII concorso video, diretto da Gabriella Gallozzi, rivolto ai giovani filmmaker per offrire loro l’opportunità di arrivare alla vetrina di un grande festival come quello di Venezia, sperimentando il piacere del cinema e il gusto della lettura: per la prima volta una sezione ad hoc è stata aperta alle detenute del liceo artistico statale Enzo Rossi, presieduto da Maria Grazia Dardanelli, presente nella casa circondariale femminile di Rebibbia a Roma, diretta da Ida del Grosso. Sono state, infatti, tredici allieve- detenute a realizzare i bookciak di questa sezione speciale del premio dedicato all’intreccio tra cinema e letteratura. Ognuna di loro ha messo a disposizione dei bookciak – video sperimentali della lunghezza massima di tre minuti - la propria esperienza personale, culturale ed emotiva, a partire dai quattro testi scelti: L’estate muore giovane di Mirko Sabatino ( Nottetempo), Residenza Arcadia di Daniel Cuello ( BAO Publishing), Io marinaro, la vita avventurosa di un migrante del mare di Mario Foderà ( Edizioni LiberEtà), Dal tuo terrazzo si vede casa mia raccolta di racconti dello scrittore albanese Elvis Malaj ( Racconti Edizioni). Proprio da questo testo che gioca intorno al tema dell’identità, il razzismo, i luoghi comuni sugli immigrati e il ribaltamento degli stereotipi, storie piene d’ ironia e malinconica comicità, ambientate tra l’Italia e l’Albania - è nato il video vin- citore di questa sezione speciale “Scarpe”, premiato dalla giuria, presieduta da Lidia Ravera, ieri nell’evento di pre- apertura tenutosi al Lido di Venezia, che ospiterà la Mostra dal 29 agosto all’ 8 settembre. “Io sono una rom - racconta Zhura - camminante di tradizione.
Cammino lungo la strada fin da piccola, sempre senza scarpe con i piedi nudi. Sono abituata anche con il freddo e la pioggia e sono fiera di me perché non mi dà mai fastidio sassi, polvere e vetri rotti piccoli come brillantini, ma un giorno ho trovato le scarpe…. “. Il lavoro si è svolto all’interno di speciali laboratori interdisciplinari con insegnanti di discipline plastiche e pittoriche, lettere, filosofia, disegno e poi chimica, storia dell’arte, inglese, matematica tutti insieme a disposizione della creatività delle allieve che, nell’arco di mesi di lavoro, hanno letto i libri, scritto insieme le sceneggiature, realizzato le scenografie e i disegni, creato i costumi e poi girato i video.