In netto aumento i casi Covid nelle carceri italiane, che registrano una crescita consistente rispetto alle scorse settimane. I detenuti positivi sono 804 (di cui 22 nuovi giunti), su un totale di 53.142 presenze, mentre i casi sono 876 tra i 36.939 poliziotti penitenziari in servizio. I dati, aggiornati a ieri sera, sono contenuti nel report settimanale pubblicato sul sito del ministero della Giustizia. La scorsa settimana i casi erano stati 510 tra i detenuti, su una popolazione di 52.569 unità, un numero già più che raddoppiato rispetto ai 239 di quella precedente, e 527 tra gli agenti.  Tra i detenuti positivi, 786 sono asintomatici, 12 hanno sintomi e sono gestiti all’interno degli istituti e 6 sono ricoverati in ospedale. Tra gli agenti penitenziari 860 sono asintomatici in isolamento domiciliare, 14 sono ricoverati in caserma e 2 in ospedale. Quarantotto sono infine i positivi tra le 4.021 unità del personale dell’amministrazione penitenziaria, tutti in isolamento domiciliare, mentre la scorsa settimana erano 37.

I dati dei vaccini in carcere

Prosegue la campagna vaccinale nelle carceri italiane. Sono 96.604 le dosi di vaccino anti covid somministrate ai detenuti, come riportato nel bollettino settimanale, aggiornato a ieri, pubblicato sul sito del ministero della Giustizia. La scorsa settimana il totale delle somministrazioni era di 94.738 dosi.

Cartabia: nel 2022 priorità alla riforma del carcere

«Da gennaio il carcere sarà la mia priorità. L’ho già detto ai membri della Commissione sull’innovazione penitenziaria qualche giorno fa». Così la ministra della Giustizia, Marta Cartabia, che nei giorni prima di Natale ha ricevuto dalla Commissione per l’innovazione del sistema penitenziario la relazione finale predisposta al termine dei lavori che si sono tenuti, come previsto, nell’ultimo trimestre del 2021. «Anzitutto dovrò valutare le proposte contenute nella relazione che la Commissione mi ha consegnato e, sulla base di esse, elaborare con il Dap un piano di azione da proporre su tutto il territorio. Il carcere ha sterminati bisogni: il mio obiettivo è introdurre cambiamenti molto concreti, che incidano anzitutto livello amministrativo allo scopo di migliorare la vita quotidiana di chi vive e lavora in carcere», ha spiegato Cartabia, come riporta "Gnewsonline" il quotidiano web del ministero della Giustizia. Così come avvenuto per le altre commissioni ministeriali ora la ministra farà le sue valutazioni rispetto alle proposte di intervento avanzate.  Istituita con decreto ministeriale del 13 settembre 2021 e presieduta da Marco Ruotolo, ordinario di Diritto costituzionale nell’Università Roma tre, la Commissione aveva avuto il compito di individuare possibili interventi concreti per migliorare la qualità della vita all’interno degli istituti penitenziari, perché sia sempre più conforme ai principi costituzionali e agli standard internazionali. Le proposte della Commissione si sono concretizzate, oltre che in ipotesi di modifiche, in forma di articolato, anche in 8 linee guida per la rimodulazione dei programmi di formazione del personale e 35 azioni amministrative da applicare perché producano, come richiesto, consistenti miglioramenti della vita penitenziaria durante l’esecuzione penale.