Il Ministero della giustizia a breve istituzionalizzerà al suo interno un sofisticato sistema di “whistleblowing”. L’importante novità è contenuta nell’Atto di indirizzo politico istituzionale del ministro Alfonso Bonafede per il 2019.

I dipendenti di via Arenula avranno dunque la possibilità di segnalare eventuali condotte illecite di cui sono venuti a conoscenza nel proprio ufficio. Le segnalazioni saranno effettuare in condizioni di assoluta sicurezza.

La piattaforma digitale per la raccolta dei dati, è ben specificato nel documento, garantirà infatti la massima riservatezza per il segnalante, senza il rischio di essere esposto a ritorsioni.

Le segnalazioni interne riguarderanno qualsiasi «irregolarità riscontrata nell’esercizio dell’attività amministrativa». Nel documento si fa riferimento non solo al Ministero ma anche alle sue “articolazioni”. Il whistleblowing è da sempre un tema centrale nel programma dei Cinquestelle. Introdotto nella scorsa legislatura integra e amplia l’attuale disciplina prevista dalla legge Severino. In particolare è previsto il reintegro per il segnalante licenziato e la conseguente nullità degli atti discriminatori. Il segnalante che perde il posto per aver fatto il suo dovere, dovrà dunque essere riammesso in servizio e ogni atto discriminatorio nei suoi confronti sarà cancellato. Inoltre si stabilisce l’inversione dell’onere della prova: l’Ente dovrà dimostrare che la misura sanzionatoria nei confronti del segnalante è stata presa per motivi estra- nei alla segnalazione. Dure sanzioni sono previste a carico dei responsabili per la prevenzione della corruzione in caso di mancata o erronea applicazione delle procedure. Si amplia, poi, la protezione dell’identità del segnalante. Nei procedimenti disciplinari l’identità potrà essere rivelata solo con il consenso del segnalante. «Massima trasparenza e prevenzione dei fenomeni corruttivi», le parole d’ordine del Guardasigilli. Sempre in materia di personale, altre novità riguardano la rivisitazione dei «livelli di efficienza, economicità e qualificazione della governance del sistema giudiziario ed amministrativo».

«Verrà assicurata la coerenza, sia nella fase di progettazione che nella fase di realizzazione, degli obiettivi strategici con gli indirizzi politici ed i dati ricavabili dalla contabilità economico- analitica generale», prosegue la nota. «Adottando moderni ed adeguati sistemi di misurazione e valutazione della performance, perfezionando i meccanismi di controllo dei risultati secondo criteri di effettività, uniformando tra le varie articolazioni ministeriali i sistemi di progettazione, pianificazione e di misurazione dell’attività amministrativa» .

Ed è di ieri, infine, la firma del protocollo d’intesa fra il capo del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità del Ministero della giustizia, Gemma Tuccillo e dal direttore vicario dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, Leonardo Carmenati, per lo scambio di informazioni e buone pratiche per la realizzazione di iniziative nel campo della tutela dei diritti umani, con particolare riguardo ai minori entrati nel circuito penale.