Chi si ricorda di Rignano Flaminio? Chi ricorda quel gruppo di maestre gettate in pasto alla fiera mediatica? Nessuno a quanto pare. Anche ieri, come oggi capita R.B, l’uomo accusato di aver violentato e ucciso la piccola Fortuna, le maestre furono incastrate dalle “testimonianze” di un gruppo di bambini. E anche allora i verbali di quegli “interrogatori pediatrici” furono consegnati ai giornali che, naturalmente, pubblicarono ogni singola virgola ed emisero la sentenza di colpevolezza. A dire la verità in quel caso fu un po’ peggio. Allora le testimonianze che travolsero tre maestre, una bidella e un autista, erano state “estorte” a  bimbi di appena 4-5 anni. Si trattava di “deposizioni” filmate da genitori a caccia dell’orco e consegnate agli inflessibili pm. Eccone un esempio:«Fa vedè papà, fa vedè. E come si chiamava la maestra che te insegna queste cose?». La bimba non risponde.«E diglielo un po’ a papà. Chi ti insegna? Parla co’ papino. Te devi mette davanti alla telecamera. E parla. E dillo che dopo se rivedemo (nella telecamera ndr)».«Il giochino che fate a scuola come si chiama?». La bimba: «Non me lo ricordo».«Come non te lo ricordi?». La bimba: «Non mi va di dirlo». Quindi simula la masturbazione.«Lo devi fare pure agli altri bambini? A chi glielo fai? Chi te lo ha insegnato?». La bimba non risponde. «Senti, chi te lo ha insegnato il giochino a mamma? Dove spingi? Alla patatina o al sederino?». La bimba: «Al sederino».«Al sederino. E allora come si chiama questo giochino?». La bimba continua a non rispondere.«Come non lo sai? Me fai vedè? Me fai vedè?». Il video si interrompe per riprendere con le stesse insistite domande della madre. La bimba dice: «Il giochino del dottore».«Diglie un po’ a papà, dov’è che lo facevate sto gioco?». La bimba: «Lasciami stare».«Non parla più, porco zio». Ancora un’interruzione.«Stamme a sentiì! Hai capito che me devi sta a sentì?».«Tu dovevi toccà la patatina a Patrizia». La bimba cerca il padre per giocare.«Chi è sta Patrizia?». La bimba: «Una bidella». «Sai pure come ha le sise? Come?». La bimba: «Grandi».«Come?». «Grandi».«Di che colore?». «Blu».E grazie a queste testimonianza la bidella dalle grandi zinne blu divenne una violentatrice di frugoletti. E l’inesorabile penna di Isabella Bossi Federigotti fu ospitata sulla prima del Corriere della Sera: «Quando si sentono vicende come questa di Rignano, di maestre che narcotizzano e abusano dei loro piccoli e anche piccolissimi alunni, non si può non evocare la macina di mulino che farebbero meglio a legarsi al collo – e andare poi ad annegarsi – coloro che approfittano di un bambino».Ma questo è il meno. Le parole del Gip, infatti, fecero ben più danni e trascinarono davanti ai giudici le povere maestre: «La credibilità delle dichiarazioni  dei bambini sottoposti a violenze non è dubitabile», stabilì infatti il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Tivoli. Del resto il trauma vissuto dai bimbi era del tutto evidente. Un esempio? «Alla visita presso l’Ospedale pediatrico Bambin Gesù il bambino C.R. ha avuto una reazione di disorientamento e irrigidimento con pianto angosciato alla valutazione dei genitali». Insomma, quando i medici hanno spogliato il povero bimbo per toccargli i testicoli(ni), lui mostrava un’inspiegabile insofferenza. E tanto bastò a spedire in gattabuia preventiva gli indaganti, quali si ritrovarono tra le mani un’ordinanza condita da stravaganti analisi psichiatriche: «I fatti illegali descritti (dai bimbi) sono gravissimi ed allarmanti, ripetuti nel tempo e dotati di una carica tale - in termini di violenza e assenza di ogni remora o freno alle azioni turpi poste in essere verso bambini così piccoli che ne hanno riportato anche conseguenze irreversibili sul piano psicologico - da dimostrare la forte pericolosità degli indagati che supera il dato, questa volta meramente formale, della loro apparente incensuratezza. Il contesto scolastico e di affidamento in cui si è verificata la violenza sessuale di gruppo, in una con gli inquietanti e pericolosi aspetti di rituali satanici che l’accompagnavano e la probabile partecipazione di altri soggetti, avvalora siffatto giudizio prognostico».Risultato? Le maestre sono state tutte assolte in primo e secondo grado. Fu assolta anche la bidella dalle grandi zinne blu. Ma di tutto queste, evidentemente, non ricordiamo nulla...davì (adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({ google_ad_client: "ca-pub-1686010981233685", enable_page_level_ads: true });