Sovraffollamento, presenza di detenuti con doppia diagnosi, assenza di psichiatri e psicologi, e un tasso di suicidi superiore a quello delle persone libere: sono le gravi criticità emerse dalla relazione annuale appena redatta da Samuele Ciambriello, garante delle persone private della libertà della Campania. I dati regionali mettono in evidenza una serie di problematiche che riflettono le difficoltà dell’intero sistema penitenziario nazionale.

Le carceri campane si trovano in una situazione drammatica, caratterizzata da un cronico sovraffollamento e da gravi carenze strutturali. Al 23 aprile 2024, si contano 7.573 detenuti a fronte di 5.645 posti regolari, posizionando così la Campania al secondo posto in Italia per indice di sovraffollamento. Pozzuoli è il 24esimo carcere più sovraffollato d'Italia, con 169 detenuti in più rispetto alla capienza regolamentare. La situazione sanitaria è altrettanto allarmante: a Poggioreale, con oltre 2.000 detenuti, ci sono solo 2 psichiatri. Inoltre, mancano dati completi sulla presenza di psichiatri e psicologi in altri istituti. Le precarie condizioni di vita e la mancanza di assistenza adeguata contribuiscono all'alto numero di eventi critici: nel 2023 si sono verificati 1.299 atti di autolesionismo, 156 tentativi di suicidio e 5 suicidi.

UN SISTEMA IN AFFANNO

Ma l’analisi dei dati sulle pene inflitte ai detenuti in Campania da parte del Garante Ciambriello rivela una realtà altrettanto preoccupante: la metà di essi deve scontare pene inferiori a due anni. Al 24 marzo 2024, si registrano 44 detenuti con pena fino a 8 mesi, 109 detenuti con pena fino a 1 anno, 254 detenuti con pena da 1 a 2 anni, 503 detenuti con residuo pena fino a 8 mesi, 840 detenuti con residuo pena fino a 1 anno, e 956 detenuti con residuo pena da 1 a 2 anni. L'applicazione delle misure alternative previste dall'ordinamento italiano potrebbe contribuire a ridurre significativamente il sovraffollamento carcerario, soprattutto per i detenuti con pene brevi. I dati sottolineano l'urgente necessità di interventi per alleggerire il carico sulle carceri campane e migliorare le condizioni di vita dei detenuti. Come evidenzia il Garante Ciambriello, l'applicazione delle misure alternative, l'aumento degli investimenti nelle strutture e nel personale, e un maggiore focus sulla riabilitazione e sul reinserimento sociale sono solo alcuni dei passi necessari per affrontare questa grave emergenza.

Un altro problema rilevante è la presenza di detenuti con doppia diagnosi, ovvero che soffrono sia di disturbi mentali che di dipendenze. Al 31 dicembre 2023, si contavano 1.024 detenuti tossicodipendenti in Campania. Tuttavia, i dati relativi ai tossicodipendenti non sono completi a causa della mancata collaborazione di alcune Direzioni sanitarie. La mancanza di adeguati trattamenti per le dipendenze aggrava la situazione di disagio e frustrazione all'interno delle carceri. Non manca la situazione dei minori detenuti che è particolarmente preoccupante. Al 31 dicembre 2023, 76 minori erano detenuti tra Nisida e Airola. I reati più frequenti commessi dai minori sono le rapine, lo spaccio di droga e i reati con armi. Negli istituti minorili di Airola e Nisida si sono verificati atti di autolesionismo, tentativi di suicidio, aggressioni e infrazioni disciplinari. Il garante campano sottolinea che la loro fragilità e la necessità di un supporto psicologico adeguato rendono ancora più urgente un intervento per migliorare le loro condizioni.

SCARSEGGIA IL LAVORO

Il lavoro rappresenta un importante strumento di riabilitazione e reinserimento sociale per i detenuti, ma il suo potenziale non è ancora pienamente sfruttato. Nel 2023, 2.510 detenuti in Campania hanno lavorato, di cui 2.183 alle dipendenze dell'Amministrazione Penitenziaria. I numeri relativi al lavoro di pubblica utilità sono bassi: solo 31 detenuti svolgono questo tipo di attività. Le Rems ( Residenze per l'esecuzione di misure di sicurezza) sono strutture dedicate ai malati psichiatrici che hanno commesso reati. Tuttavia, il numero di posti disponibili è insufficiente e le liste di attesa sono lunghe. Nel 2023, 39 pazienti erano ospitati nelle Rems di Calvi Risorta e San Nicola Baronia. Sono state 24 le persone coinvolte nel Progetto Terapeutico Riabilitativo. I dati relativi ai Tso (Trattamenti Sanitari Obbligatori) e Spdc ( Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura) sono incompleti a causa della mancata risposta di alcuni enti. Tuttavia, i dati disponibili evidenziano un numero elevato di Tso e Tsv ( Trattamenti Sanitari Volontari). L'Area penale esterna si occupa del reinserimento sociale dei detenuti dopo la scarcerazione. Nel 2023, 22.392 persone erano seguite dai servizi dell'Area penale esterna in Campania. Da aprile 2023 ad aprile 2024, 2.533 persone sono uscite dal carcere in Campania con misure alternative alla detenzione. Non mancano i dati sugli Indennizzi per ingiusta detenzione: le Corti d'Appello di Napoli e Salerno hanno emesso nel 2023 rispettivamente 43 e 16 ordinanze di pagamento per ingiusta detenzione, per un importo totale di oltre 1.7 milioni di euro.