«Sento dichiarazioni al limite delle minacce e toni da opposizioni, ma io non do risposte a chi sembrafarsi scrivere testi da Salvini e Berlusconi». L'attacco del ministro della Giustizia Bonafede è rivolto all'ex premier Matteo Renzi, avversario numero uno sul delicatissimo tema della prescrizione. «Non mi sono mai sottratto al confronto e al dibattito  -rivendica i lGuardasigilli- cè una maggioranza che lavora, ma lavorare vuol dire stare seduti a un tavolo e non vuol dire urlare e strillare sfiorandoil tono delle minacce» e usando «toni da opposizione». «Se la riforma del processo penale resta bloccata non verrà velocizzata. Qualcuno si sta imputando su quel tema» della prescrizione, per Bonafede solo un "tassello" di un quadro molto più complesso, «mi piace lavorare -ribadisce- e non abusare della pazienza dei cittadini e molestarli con dichiarazioni che hanno il tono della minaccia». La riforma della prescrizione, «che è già legge dal primo gennaio, non é una bandiera del M5S, - ha poi concluso è un dibattito al quale assisto da quando andavo al liceo. Cè la volontà dei 5 Stelle di raggiungere un obiettivo e impedire che ci possa essere unadisciplina palesemente ingiusta».