Era il 2007 quando prendeva il via la progettazione del nuovo tribunale di Marsala. E 12 anni dopo, ieri, la struttura di oltre 15mila metri quadrati, con locali e aule del tribunale, nonché Uffici della Procura, è stata inaugurata, andando a sostituire il vecchio palazzo di Giustizia, dove furono procuratori Paolo Borsellino e Cesare Terranova, entrambi uccisi da Cosa Nostra e ricordati con due foto sulla facciata del nuovo tribunale.

A presenziare al taglio del nastro c’erano i protagonisti della giurisdizione, ministero, magistratura e avvocatura: oltre al Guardasigilli Alfonso Bonafede, erano presenti il vicepresidente del Csm David Ermini e il presidente del Consiglio nazionale forense, Andrea Mascherin. «Questa nuova struttura dimostra che lo Stato intende essere vicino ai cittadini - ha detto Bonafede - Rappresenta la nuova visione della giustizia, efficiente e digitalizzata che faccia sentire i cittadini tutelati nei loro diritti. È importante che lo Stato dia attenzione a tutto il paese e che arrivi alle periferie». Per il presidente Mascherin, è «importante che il sistema di doti di strutture mezzi organici di magistrati e personale amministrativo.

L’auspicio è che il ministero continui a investire in questo senso, per permettere così a tutti gli operatori del diritto di lavorare in serenità nell’interesse dei cittadini.

Marsala dimostra come avvocatura e magistratura abbiano lavorato fianco a fianco per spingere per il completamento della nuova struttura giudiziaria». Ermini ha denunciato la carenza di domande, da parte dei magistrati, per prendere servizio negli uffici del Sud.

«Abbiamo adesso su Marsala un 19 per cento di scopertura complessiva, e di 38 per cento in procura, ma a dicembre ci sarà una scopertura più ampia», ha sottolineato.

Soddisfazione anche da parte del presidente dell’ordine degli avvocati di Marsala, Giuseppe Spada. «È stata una giornata importante - ha detto - Dopo anni di riforme a costo zero, aspramente criticate da noi avvocati, c’è stato un cambio di rotta apprezzabile, perché finalmente si investe in strutture. Speriamo sia l’inizio di un percorso virtuoso che possa rappresentare un viatico per l’assunzione di nuovi magistrati, cancellieri e personale per i servizi di supporto, la cui carenza, negli anni, ci ha fortemente penalizzati»