L'Anm toscana interviene con una nota dopo l'annuncio del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, di un'indagine conoscitiva sul caso Open. «Nessuna contestazione da parte dell’Anm, sezione Toscana, - si legge nella nota - sulla prerogativa ministeriale di avviare indagini conoscitive sull’operato dei magistrati. È però ovvio che, nel nostro sistema costituzionale, il potere ispettivo del Ministro ha finalità che sono in linea con i valori basilari dell’autonomia e dell’indipendenza dei magistrati, che mai possono avvertire nell’esercizio di quel potere un limite o un condizionamento alle loro prerogative di organi preposti al controllo di legalità». L'Anm precisa: «È sorprendente che un esponente del mondo politico-istituzionale, il senatore Gasparri, sia intervenuto, con una nota stampa, per invocare un ulteriore invio di ispettori ministeriali, questa volta addirittura nei confronti di magistrati che, nell’espletamento del mandato di rappresentanza quali componenti di un organo statutario di una libera associazione, quale è l’Anm, hanno legittimamente preso la parola in merito alla annunciata iniziativa del Ministro. Lungi dal voler alimentare polemiche, riteniamo opportuno ribadire: - che i magistrati, al pari di tutti i cittadini della nostra Repubblica, hanno il diritto costituzionale di associarsi liberamente, secondo quanto è sancito dall’art. 18 della Carta fondamentale; - che tra i compiti statutari dell’Associazione vi è anche quello di tutelare il prestigio e il rispetto della funzione giudiziaria e di adoperarsi affinchè siano garantite le funzioni e le prerogative del potere giudiziario; - che nell’ambito appena delineato l’Associazione nazionale magistrati, che non ha carattere politico, agisce dunque anche in funzione latamente sindacale; - che non è ammissibile si invochi, a mo'di minaccia, l’uso dell’ispezione a fini disciplinari per contrastare il libero e legittimo esercizio dei compiti di rappresentanza associativa. L’Associazione nazionale magistrati, nel pieno rispetto dei ruoli e delle competenze costituzionali del Ministro della giustizia, continuerà ad essere interlocutore aperto al confronto ma fermo nella difesa dei valori di un ordinament ogiudiziario incentrato sull’autonomia e indipendenza della magistratura, presidi irrinunciabili di democrazia e libertà». Sulla questione è intervenuto Matteo Renzi, nel corso dell’assemblea nazionale di Italia viva a Milano. : «In queste ore sta arrivando un attacco al ministro della Giustizia Carlo Nordio solo perché ha detto che "faremo un’ispezione e vedremo se i fatti che Renzi denunciasono veri o no". È bastato che dicesse questo, e non che Renzi ha ragione, per far partire l’Anm, la redazione del Fatto Quotidiano, che tavolta sono interscambiali. Hanno iniziato in via preventiva a dire a Nordio cosa sta facendo. Ma la domanda che abbiamo fatto a Nordio non riguarda me: se c’è una sentenza della Corte di Cassazione, che dice che questo materiale lo devi distruggere e non trattenere, può il pm dire "me ne sbattodella Corte di Cassazione e far girare quel materiale?". È tutta lì la domanda. Le sentenze della Cassazione valgono solo per i cittadini o anche per i Pm?», ha concluso Renzi.